Se a Messina non c’è ancora la certezza definitiva della permanenza del tecnico Giacomo Modica e del direttore sportivo Domenico Roma, con cui si sono tenuti fin qui soltanto alcuni colloqui preliminari, anche a Ferrara la Spal non ha ancora definito quale sarà il nuovo management. È però destinato a lasciare la sua carica il direttore sportivo Filippo Fusco, con il quale proprio Roma a gennaio aveva definito il doppio prestito di Marco Rosafio e Daniel Dumbravanu, due elementi che hanno contribuito in modo determinante alla rincorsa salvezza.
L’esterno offensivo ha chiuso la sua avventura con 16 presenze, due reti contro Turris e Monterosi e quattro assist contro Brindisi, Benevento, Monterosi e Potenza. E soprattutto ha “indotto” il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, determinante ai fini della risalita del Messina. Il difensore centrale moldavo, accolto tra lo scetticismo, ha rappresentato una delle migliori intuizioni del ds Roma e nelle 14 gare disputate ha mostrato fisicità, discrete capacità in fase di impostazione, trasmettendo sicurezza a tutto il reparto e rimediando soltanto tre ammonizioni a dispetto di un ruolo delicato, a protezione dei pali affidati ad Ermanno Fumagalli. Giostrando spesso anche sulla corsia mancina.
Il Messina ha al momento soltanto cinque elementi sotto contratto: Marco Manetta, Domenico Franco, Michele Emmausso, Giulio Frisenna e Giuseppe Salvo, gli ultimi tre peraltro già uomini mercato. Soprattutto se Modica e Roma resteranno al loro posto sarà possibile provare a trattenere qualcuno degli elementi in scadenza, da Fumagalli a Damiano Lia, da Pasqualino Ortisi a Vincenzo Plescia. Più complicato sulla carta strappare un nuovo prestito di chi si è messo maggiormente in luce, come l’esterno offensivo Marco Zunno, di proprietà della Cremonese.
Secondo quanto raccolto dalla nostra Redazione, a Ferrara Rosafio e Dumbravanu dovrebbero finire presto sul mercato, alla ricerca della migliore offerta economica. In panchina infatti è in pole per la conferma Domenico Di Carlo, con il quale Rosafio non trovò spazio (appena 286 minuti di impiego in tutto il girone di andata). E sulle corsie offensive gli estensi sembrano destinati a puntare su Siligardi, Dalmonte, che ha firmato sette reti e sarà riscattato dal Vicenza, e Rao, un 2006 che ha collezionato 30 presenze ed è blindato anche in ottica minutaggio.
Se Rosafio è chiuso, tanta concorrenza anche per Dumbravanu, con la Spal che sembra destinata a rinnovare il contratto con Valentini e ha già sotto contratto Bassoli, Fiordaliso e Bruscagin, altri tre centrali. Al netto di una concorrenza che potrebbe essere folta soprattutto per Rosafio, il Messina potrebbe provare quindi a sfruttare un’occasione. Tutto comunque dipenderà dalle scelte di Pietro Sciotto in riva allo Stretto e del suo omologo Joe Tacopina in Emilia Romagna. La Spal, che ha ammesso di avere pagato in ritardo il trimestre di stipendi dicembre-febbraio, per l’arrivo ritardato dei fondi necessari dagli Stati Uniti, dovrebbe essere penalizzata di due punti.
Per ribadire le sue ambizioni di fronte ad una piazza un po’ sfiduciata e pronta a contestare si cerca un nome di peso per il dopo-Fusco. Confermati i contatti con il direttore sportivo del Catanzaro Giuseppe Magalini, che il 30 giugno dovrebbe salutare i giallorossi. Il suo profilo è stato affiancato anche al Modena ma la presenza di Di Carlo e del dg Di Taranto (ha già lavorato con entrambi) e la voglia di avvicinarsi alla sua Mantova, potrebbero portarlo a Ferrara. Con lui il Messina potrà trattare un eventuale ritorno in città di Rosafio e Dumbravanu. A questo punto anche con una formula alternativa al prestito.