Riprendere “a distanza” i lavori d’Aula del consiglio comunale per discutere un piano finanziario integrativo al “Cura Italia”, con lo scopo di mitigare ulteriormente gli effetti economici derivanti dalla fase emergenziale in atto. È la richiesta presentata al presidente del Consiglio comunale di Messina, Claudio Cardile, e al sindaco, Cateno De Luca, dal consigliere del M5s Paolo Mangano, che propone di mettere in discussione una strategia socio-economica che preveda degli appositi contributi e sgravi per i cittadini.
Fra questi vi sono i sostegni alle attività lavorative sospese, i contributi per sanificare gli ambienti di lavoro, la sospensione del canone di locazione degli alloggi popolari e degli impianti sportivi, la sospensione del pagamento delle bollette Amam e della compartecipazione al servizio di assistenza disabili. Mangano ha spiegato così la sua posizione: “Fra gli argomenti da affrontare ci sono anche possibili iniziative in materia di tributi locali, con la modifica dei termini per il pagamento ed eventuali esenzioni o riduzioni tariffarie, sia dei tributi maggiori (Imu, Tari e Tasi), che pesano di più sulle tasche dei cittadini, sia dei tributi locali minori come Cosap e Icp”.
“La condizione di emergenza che sta vivendo la nostra comunità – prosegue Mangano – impone un atto di grande responsabilità per il ruolo e la funzione che siamo stati chiamati a svolgere. Per questo chiedo di riprendere i lavori d’aula mediante delle sedute in videoconferenza, per discutere un piano finanziario integrativo rispetto agli aiuti economici previsti dal medesimo Decreto Legge”.
“Considerato lo stato di emergenza scaturito dalla pandemia del Covid-19, si ritiene opportuno e necessario che il Consiglio Comunale, in sinergia con l’amministrazione attiva, continui ad esercitare le proprie funzioni per contribuire ad arginare i disagi che hanno messo in crisi l’intera comunità. Pertanto, si ritiene fondamentale effettuare una valutazione tecnica e politica sulle materie urgenti rimaste in attesa di esame, nonché delle provvidenze economiche aggiuntive che il Consiglio dovesse ritenere utile determinare”.
Mangano ha poi concluso citando nello specifico il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, e la posizione lavorativa dei dipendenti Atm in liquidazione, alla luce della sospensione delle procedure di licenziamento collettivo, come previsto dall’articolo 46 del Decreto Legge Covid ter del 16/
03/2020.