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La replica degli Sciotto: “Conteggeremo reati e abusi. Operazione illegittima”

La tensione sull’asse Palazzo Zanca-Franco Scoglio non è mai stata così elevata, forse dai tempi della sindacatura Accorinti e della presidenza Lo Monaco. Il primo cittadino Cateno De Luca è intervenuto a gamba tesa, denunciando l’opposizione dell’Acr Messina all’ingresso degli operai incaricati dal Fc all’interno dello stadio, per la collocazione di alcuni pannelli pubblicitari.

Il sindaco non le ha mandate a dire, parlando di “guerra dell’imbecillità” e di “operazione legittima e lecita”, denunciando improperi telefonici contro il suo assessore allo sport Giuseppe Scattareggia da parte della famiglia Sciotto, proprietaria del club tanto caro alla tifoseria organizzata. De Luca ha rimarcato di avere “disposto l’immediata apertura dello stadio”, presso il quale si è poi recato per un sopralluogo, documentato da un dossier fotografico in cui ha denunciato le condizioni di degrado della foresteria, peraltro denunciate a più riprese dalla stampa già da anni.

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Pietro e Matteo Sciotto, presidente e vice dell’Acr Messina (foto Alessandro Denaro)

La famiglia Sciotto, in assenza di comunicazioni stampa ufficiali, ha preferito fare sentire la sua voce sui social. Matteo, già legale del club, ha commentato su Facebook, rivolgendosi direttamente al sindaco: “Legittima, sei sicuro? Vengo a spiegarteli gli illeciti compiuti? E poi… chi sarebbe imbecille?”.

L’amministratore delegato Paolo ha scelto invece Twitter, preannunciando strascichi legali: “Da lunedì inizieremo a conteggiare i reati e abusi d’ufficio. Mi sembra non ci sia uscita… Ognuno difenderà le proprie posizioni”. Infine si è scagliato contro l’assessore Scattareggia: “Caro assessore, gestire la cosa pubblica non è semplice e certe volte schierarsi fa male e non è trasparente”. 

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