Lo scorso 10 novembre Sport e Salute e Anci hanno firmato il protocollo “Sport nei parchi”. L’intesa darà il via a un bando rivolto ai comuni italiani, che dovranno individuare le aree verdi, mentre a fornire l’allestimento, ovvero attrezzature professionali da collocare all’aria aperta, sarà Sport e Salute, con il sostegno di fondi pubblici e privati.
I consiglieri comunali Antonino Interdonato, che è anche consigliere nazionale Anci, Pietro Giovanni La Tona, Daria Rotolo e Massimo Rizzo, chiedono quindi al sindaco di Messina Cateno De Luca di avviare, previo confronto con la Quinta Commissione Consiliare, che ha delega allo Sport, l’iter necessario per intercettare i fondi extra-comunali previsti dal protocollo in oggetto.
Somme destinate alla “realizzazione di uno dei venti impianti finanziati dall’iniziativa, che nasce a seguito della pandemia da Covid-19, al fine di implementare la pratica sportiva nei parchi pubblici e nelle aree verdi delle città”.
I consiglieri scrivono che la Città di Messina per le sue caratteristiche climatiche, favorisce la pratica sportiva all’aperto, pressoché in tutti mesi dell’anno, è ricca di aree idonee ad ospitare i cosiddetti “impianti di free-workout quali ad esempio l’area della passeggiata a mare, il litorale di Santa Margherita, la Villa Sabin o la Villa Dante”.
Interdonato, La Tona, Rotolo e Rizzo sottolineano infine che la società Sport e Salute “co-finanzia gli interventi proposti dai Comuni e approvati” e fornisce “gratuitamente attività di orientamento, assistenza e modelli di investimenti urbani per l’adeguamento di parchi e ville”. Ecco perché a loro avviso si tratta di un’occasione da sfruttare.