È ufficiale: a partire dal mese di maggio, la Play Volley Barcellona non disputerà gli spareggi per la classifica finale del campionato di Serie C, utili a raggiungere il numero minimo di gare giocate, bensì giocherà quelli validi per l’accesso al campionato nazionale di serie B2. Un traguardo assolutamente meritato per Conti e compagne, ma che di sicuro non era stato neppur lontanamente immaginato nella mente e nei programmi della dirigenza barcellonese.
Grazie al bel successo con la Nino Romano, la Play si è infatti classificata come migliore terza di tutti i raggruppamenti, anche se a dire il vero, visti e considerati i risultati dell’ultimo turno di campionato (in cui la squadra del Longano ha riposato), probabilmente l’accesso sarebbe avvenuto ugualmente, seppur con condizioni diverse. La vittoria contro la capolista ha di fatto spalancato preventivamente le porte della poule promozione a Manuguerra e compagne, che hanno dato prova di potersela giocare a testa alta contro tutti.
Si aspettano adesso soltanto le comunicazioni ufficiali da parte della Commissione Gare Fipav Sicilia, con il calendario della seconda fase e la composizione ufficiale dei vari raggruppamenti, e poi saranno play-off. È stato comunque un campionato non facile per varie vicissitudini. Prima fra tutte, ovviamente, la pandemia, che ritornata impetuosa negli ultimi mesi del 2020 ha stravolto totalmente quanto programmato l’estate precedente e soprattutto ha anche alterato la rosa della Play Volley, con alcune atlete in un primo momento inserite nel roster che si sono fermate per motivi personali.
Il settore giovanile del team barcellonese ha però per fortuna consentito, con risultati più che dignitosi, di sopperire alle mancanze, anche se non in tutte le rotazioni. Tante sono state le giovanissime utilizzate dal duo Fazio–Foti nel corso del campionato. Un’altra anomalia, altrettanto scontata, è stata quella di avere giocato a porte chiuse, con parenti e amici costretti a seguire le gare grazie alle dirette streaming.
Ciò ha costituito un handicap, perché si sa benissimo che in tante circostanze l’apporto del pubblico può rivelarsi determinante. Il terzo fattore, non meno importante, è stato l’arco di tempo in cui si è svolto questo torneo, partito il 17 marzo e finito nel primo week-end di maggio: tra recuperi, posticipi e anticipi sistemati in maniera praticamente obbligata (visto il ristretto lasso di tempo a disposizione) dal Comitato Regionale Fipav Sicilia, in alcuni frangenti, le ragazze sono state costrette a giocare praticamente ogni tre giorni.
Enorme, quindi, la soddisfazione in casa barcellonese per un obiettivo assolutamente non programmato, raggiunto come detto in condizioni non facili, che non può però non rendere orgogliosa una società che è soltanto al suo quarto anno di attività (terzo per ciò che concerne il settore femminile).