Un primo quarto pazzesco (40-15) chiude di fatto il match con Messina che a fine gara manda 10 giocatori a segno. Top scorer Vidakovic che sfiora il quarantello (38) e ventello per Ivkovic (20).
Successo netto per la Nuova Pallacanestro Messina Cocuzza che si impone per 101-57 contro la Pallacanestro Bagheria. I padroni di casa chiudono il 2019 con la miglior prestazione statistica dell’anno e con un primo parziale record da 40 punti segnati. Il match in sostanza si è deciso proprio nel primo parziale grazie alle prova mostruosa di Vidakovic che in 10 minuti ha messo 20 punti con ben 4 triple. Messina, a differenza delle ultime uscite casalinghe ha azzannato il match fin dalle prime battute lasciando praticamente le briciole agli avversari. Dopo il 40-15 del primo quarto coach Pizzuto ha ben gestito le rotazioni, con Bagheria che ha provato a rimanere attaccata al match grazie ai tiri liberi, ma a metà gara il distacco rimaneva praticamente invariato (54-30).
Alla ripresa del match dopo l’intervallo Ivkovic (11 punti con 3 triple) e Vidavokic (10 punti) segnano un altro parziale da 25-14, la partita è ormai chiusa sul 79-44 di fine parziale, ultimi dieci minuti solo per le statistiche, con il capocannoniere ospite Ducato G. che raggiunge quota 25. La Nuova Pallacanestro Messina chiude dunque col sorriso il girone d’andata, con il palazzetto che è rimasto inviolato, dopo il capodanno si riprende col botto con il derby in trasferta contro Il Minibasket Milazzo.
Tabellino:
Nuova Pallacanestro Messina Cocuzza – Pallacanestro Bagheria ‘92 101-57
Nuova Pallacanestro Messina Cocuzza: Diallo 7, Comelli 6, Pivas 2, Albana 9, Ivkovic 20, Vidakovic 38, Marabello 5, Molino 2, Stuppia, Petrovic 6, Cocuzza, Gullo 6. Allenatore: Pizzuto.
Pallacanestro Bagheria ‘92: Ducato R. 13, Visconti 2, Cerasola 10, Lupo, Ferrante, Maggiore 2, Buttitta, Conti 5, Mazzone, Cospolici, Ducato G. 25. Allenatore: Licari.
Parziali: 40-15, 14-15 (54-30), 25-14 (79-44), 22-13 (101-57).
Usciti per cinque falli: nessuno.
Arbitri: Daniele Barbagallo di Acireale (CT) e Damiano Cavallaro di Zafferana Etnea (CT).
