Pausa estiva per riordinare le idee nella pallacanestro italiana. Non per Sara Braida, responsabile del settore giovanile della Carpedil Salerno e fino all’anno scorso anche atleta del team di Angela Somma. Altro che mare, quest’estate Braida è volata in Taiwan per guidare la Nazionale Italiana non udenti di basket femminile ai mondiali, che si terranno fino al 12 luglio. Una bella esperienza, nell’ambito di un progetto iniziato già da cinque anni, che aveva visto le azzurrine centrare il quinto posto alle Olimpiadi “silenziose” di Sofia, svoltesi nel 2013: un risultato che ha assegnato la qualificazione ai mondiali alle azzurre di Sara Braida, che porta dunque un po’ di Salerno nella bella manifestazione. Quattro anni fa i mondiali femminili per non udenti si svolsero in Italia e precisamente in Sicilia, a Palermo.
Esordio positivo per l’Italia, che ha avuto la meglio della Turchia col netto risultato di 51-29. “Complimenti alle ragazze, iniziamo col piede giusto. Rappresentare la mia nazione mi rende orgogliosa, ancor più farlo allenando una squadra speciale come questa: mi sento fortunata nel vivere questa esperienza – dice Braida – Prima di tutto l’imperativo è divertirsi, ovviamente ottenere qualche risultato renderebbe tutto ancora più bello. C’è un grande team che lavora per noi all’interno della Federazione Sportiva Sordi Italia, a loro va il nostro ringraziamento. Speriamo, in futuro, di trovare anche altre giocatrici in Campania, visto che al momento non è rappresentata”.
Ucraina, Stati Uniti e Giappone i prossimi avversari: “Le ucraine sono molto forti, dovremo fare attenzione. Ci siamo preparate in queste settimane per dare il meglio e sono sicura che le ragazze sapranno scendere in campo col giusto spirito. Loro sono la dimostrazione che volere è potere: praticano lo sport più bello del mondo, guadagnandosi ogni centimetro di quel che ottengono. Tutto ciò è meraviglioso”.