Il Setterosa delle quattro messinesi è in zona medaglie. Battuta 10-4 la Grecia, lasciata senza segnare per quasi venti minuti. La Nazionale ha mostrato una difesa impeccabile, cinismo e precisione. La qualificazione in semifinale non è mai stata in discussione, con il massimo vantaggio raggiunto sul 9-2 di inizio quarto tempo, poi ribadito sul 10-3.
Le azzurre hanno dominato fin dall’avvio, volando già sul 4-0 a metà partita. Hanno realizzato una tripletta capitan Di Mario ed una delle quattro messinesi, Federica Radicchi. Una doppietta l’ha firmata invece un’altra delle “stelle” della Waterpolo, Arianna Garibotti. A segno anche Queirolo e Bianconi. Nella Grecia, schiacciata in tutti i frangenti di gioco, si è distinta soltanto il capitano Roumpesi, con tre gol frutto di orgoglio ed esperienza.
In semifinale – giovedì 21 gennaio alle 17.15 – le azzurre affronteranno l’Ungheria che ha sconfitto la Francia 18-6 (6-1, 5-3, 2-2, 5-0). Sarà la rivincita della finale per il bronzo disputata a Budapest diciotto mesi fa e vinta dalle magiare.
La partita. La prima superiorità è azzurra ma senza esito; dopo 1’15” c’è il vantaggio di Garibotti con il tiro che le riesce meglio, la botta dai cinque metri. Pali e conclusioni sbagliate da una parte e dall’altra. Di Mario e Bianconi provano a sorprendere Kouvdou. Inizia il secondo tempo e Tabani commette il secondo fallo personale. Successivamente escono Radicchi e Bianconi per venti secondi. La difesa copre gli spazi anche in meno e lascia alle elleniche solo i tiri oltre la linea dei cinque metri. L’attacco funziona: Queirolo in più e Tania Di Mario prima con una palomba e nel finire di tempo con un tiro nel sette alla sinistra del portiere firmano il break. Frassinetti lavora molto e prende botte al centro e almeno una volta meriterebbe il rigore.
Il rigore, invece, lo fischiano subito alla Grecia (secondo fallo di Bianconi) e lo trasforma il capitano Roumpesi (17’15”). Il primo gol su azione le elleniche lo realizzano dopo 19’54” con Manolioudaki in superiorità numerica (è anche la prima che segnano dopo quattro consecutive neutralizzate dalle azzurre). Radicchi in più (19’11”) e Garibotti alla sua maniera (22’05”) replicano a Roumpesi e Manolioudaki e impattano il terzo periodo: parziale 2-2, totale 6-2 Italia.
ll Setterosa ha la partita in pugno ma non si distrae, anzi al contrario, dilaga: Radicchi con una doppietta, Bianconi in superiorità, Di Mario quasi da metà campo. Delle elleniche si fa notare Roumpesi (2 gol) che da bravo capitano non si arrende mai. Finisce con l’abbraccio collettivo sulla panchina azzurra e la testa già alla semifinale.
Partita speciale per Bianconi, contro le sue compagne di squadra all’Olympiakos. “Non è facile giocare contro di loro. Mi conoscono, sanno come mi muovo, ma anche io conosco loro. Questa partita la sento sempre tanto. Oggi ha segnato chi doveva segnare”. Le azzurre si presentavano all’appuntamento con una media gol/tiri del 51,7% (91/176) nel girone preliminare e le elleniche con il 45,8% (77/168).
Il commento del ct Conti. “Brave le ragazze; hanno disputato una partita di grande concentrazione. In difesa sono riuscite a limitare il centroboa Asimaki e tiratrici importanti come Roumpesi, Tsoukala e Manolioudaki. In attacco hanno colpito in superiorità ed in parità, senza adattarsi al ritmo lento delle elleniche. Sono soddisfatto anche della maturità dimostrata; piazzato il break di metà partita, le ragazze hanno staccato le mani e controllato la gara con intelligenza”.
Grecia-Italia 4-10
Grecia: Kouvdou, Tsoukala, Chydirioti, V. Diamantopoulou, Avramidou, Asimaki, Roumpesi 3 (1 rig.), Kotsia, Manolioudaki 1, E. Plevritou, M. Plevritou, Xenaki, C. Diamantopoulou. All. Kechagias.
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 2, Queirolo 1, Radicchi 3, Aiello, Di Mario 3, Bianconi 1, Emmolo, Cotti, Pomeri, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Arbitri: Dalli (Mlt) e Buch (Esp).
Note: parziali 0-1, 0-3, 2-2, 2-4. Nessuna uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Grecia 2/7 + un rigore realizzato, Italia 3/7. Spettatori 500 circa.