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La messinese Carolina Costa sfiora il bronzo a Parigi. Un epilogo immeritato

Carolina Costa conclude in quinta posizione la sua Paralimpiade nella categoria J2 +70kg, che raggruppa gli atleti ipovedenti con basso residuo visivo. La messinese, bronzo a Tokyo nel 2021, vede sfuggire un nuova medaglia al golden score per il terzo shido, somma di cartellini disciplinari per segnalare una condotta poco incisiva in attacco.

Judo
Carolina Costa con la squadra di Judo a Parigi

Una decisione discutibile, considerato che l’avversaria, Zarina Raifova, aveva impostato un match sulla difensiva con una serie di calcetti ad allontanare l’avversaria e alcuni colpi sul ginocchio della Costa, reduce da un intervento chirurgico. Anche la kazaka è stata sanzionata con due shido. Al golden score la figlia d’arte prendeva l’iniziativa ma una presa non riuscita veniva giudicata come un falso attacco e penalizzato con il terzo shido, dunque cartellino rosso e ippon.

Carolina Costa in mattinata aveva battuto nei quarti di finale la francese padrona di casa Prescillia Leze. Poi la sconfitta in semifinale con la brasiliana Silva Rebeca de Souza. L’atleta sudamericana era apparsa a lungo passiva e non a caso ha incassato subito una penalità. A 90 secondi dal termine di una gara molto combattuta la messinese aveva preso il sopravvento con uno Waza-Ari. A quel punto la Silva ha forzato i tempi ma due attacchi schivati dalla Costa hanno originato altrettanti “shido”. Sfortunatissimo il finale per l’azzurra, immobilizzata con un ippon nell’ultimo secondo dei quattro minuti di contesa.

Judo
La judoka messinese Carolina Costa in azione sul tatami

La partecipazione di Costa era stata messa a rischio da un grave infortunio al ginocchio, che l’ha costretta ad un lungo periodo di fisioterapia. Negli ultimi anni non erano mancate le soddisfazioni, come confermano il primo posto ottenuto ai mondiali di Birmingham del 2023 e quello a Baku nel 2022. Fa parte di una grande famiglia di sportivi: la madre Katarzyna Juszczak fu infatti protagonista alle Olimpiadi di Barcellona 1992 e Atene 2004 mentre il padre Franco era un apprezzato maestro.

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