Il secondo successo casalingo consecutivo cancella una volta per tutte gli spettri che hanno aleggiato al San Filippo nei mesi scorsi e restituisce al Messina una classifica rassicurante, in cui l’obiettivo promozione è davvero a portata di mano nonostante una stagione altalenante ed al di sotto degli auspici iniziali. Nel campionato caratterizzato dall’equilibrio la vittoria nello scontro diretto con il Castel Rigone vale doppio, consente ai peloritani di lasciarsi dietro cinque squadre e di portarsi a due punti dalla zona play-off, a tre dall’ottavo posto che vale l’accesso alla prossima C unica e ad appena quattro lunghezze dal quinto posto.
L’assoluto protagonista della gara è stato il portoghese Pedro Costa Ferreira, uno dei giocatori più costanti in termini di rendimento, che ha impreziosito la sua ottima stagione con una doppietta da urlo, la prima in giallorosso, e poi ha movimentato anche il post-partita con alcune dichiarazioni pepate, destinate a far discutere. La gestione Grassadonia ha fruttato fin qui undici punti in sette gare, un bottino in linea con quanto occorre per preservare la categoria riconquistata un anno fa. Ma ancora manca la serenità nello spogliatoio se lo strepitoso protagonista del successo, a segno per due volte dalla lunga distanza, ha parlato di una settimana difficile finalmente alle spalle e ha dedicato il successo ai grandi esclusi, Chiaria e Quintoni, che non sembrano rientrare affatto nei piani dello staff tecnico ed appaiono a questo punto destinati ad accasarsi altrove, nonostante non siano certo loro i principali colpevoli della deludente prima metà di stagione.
Rispetto al recente passato al Messina ha sorriso anche la buona stella. L’ex Igea Virtus Agostinelli dopo pochi minuti avrebbe potuto imprimere un’altra direzione alla gara, ma ha sparacchiato alle stelle. Poi nella ripresa il match è cambiato anche grazie al consistente vento che ha costretto il Castel Rigone a rintanarsi nella propria metà campo. Un infortunio infine ha messo ko il portiere titolare Franzese, rimpiazzato da Zucconi, che ha dovuto alzare bandiera bianca al cospetto della doppia prodezza di Ferreira, peraltro nuovo capocannoniere di squadra a pari merito con Corona, con sei marcature tra campionato e Coppa. Subito protagonisti gli ultimi due acquisti, Squillace e D’Aiello, lanciati tra i titolari. L’esterno ha dato nuova verve sulla corsia, mentre l’ex trapanese ha contribuito alle fortune di un reparto che ha annullato il temuto Tranchitella. Il Castel Rigone si è confermato peraltro fragile in trasferta, dove è maturata l’ottava battuta d’arresto. Insieme agli umbri soltanto l’Aprilia ha perso così tanto lontano da casa.
L’ultima settimana di mercato potrebbe regalare altri tre innesti in aggiunta ai cinque già operati. Nonostante Ferrigno abbia programmato movimenti soltanto in attacco, Grassadonia avrebbe già chiesto un altro centrocampista centrale, sintomo che la pista che portava a Nigro (poi accasatosi al Rimini) era tutt’altro che casuale, e due punte, dal momento che l’ex casertano Caturano sarà costretto ad almeno altre tre settimane di stop. La priorità restano ovviamente gli innesti nel reparto avanzato, mentre in mezzo Bucolo, Franco e Simonetti consentono di fronteggiare il turno di squalifica che sarà inflitto a Maiorano. Domenica sul campo del modesto Aprilia, in un match il cui calcio d’inizio è stato anticipato alle 14, è previsto inoltre il rientro di Ignoffo.