Aveva grandi ambizioni ma non è riuscita a reggere il tanto agognato salto di categoria. La Jonica saluta l’Eccellenza, dopo essere uscita sconfitta dal decisivo play-out disputato contro il Catania S. Pio X. Le reti di Abate e Badjie hanno rispedito i giallorossi in Promozione, quel torneo che appena un anno fa vinsero con un colpo di coda davanti al Terme Vigliatore, anch’esso retrocesso a seguito della sconfitta incassata contro il Rosolini. Un boccone amaro per la compagine di Santa Teresa di Riva, carica alla vigilia della stagione, ma condannata dai propri limiti. Quali sono state le cause principali che hanno portato al declassamento della formazione di Domenico Moschella?
INESPERIENZA – I giallorossi si sono approcciati bene a un campionato difficile, ma comunque equilibrato. Escludendo il derelitto Real Aci, la Jonica non ha saputo tenere il passo delle dirette concorrenti alla salvezza, raccogliendo appena 26 punti in 28 partite. Una giustificazione potrebbe derivare dalla rosa, giovane ed inesperta, nonostante l’arrivo nel mercato di riparazione di giocatori del calibro di Cardia, prelevato dal Città di Messina.
POCHI GOL, POCHE VITTORIE – La formazione di Moschella aveva aperto bene la stagione, battendo il Milazzo per 2-1 all’esordio stagionale. A questa si sarebbero aggiunte soltanto altre cinque vittorie, troppo poche per una squadra che si era prefissata come obiettivo il mantenimento della categoria. Una salvezza che non è arrivata anche per via dei pochi gol messi a segno, appena 24 in 28 partite, che hanno consacrato la Jonica come secondo peggior attacco del torneo. Un fattore che ha pesato molto sull’andamento generale dell’annata e dovrebbe far riflettere la società.
QUESTIONE STADIO E TIFOSERIA – La Jonica ha disputato mezzo campionato lontano dal “Comunale” di Santa Teresa di Riva. La scelta è stata dettata dal fatto che l’impianto è stato sottoposto ad una serie di lavori di ristrutturazione, completati in un secondo momento. Una distanza accentuata anche dalla scarsa partecipazione dei tifosi alle sfide dei giallorossi, che probabilmente meritavano un’attenzione maggiore durante l’esperienza nel massimo torneo regionale.
COME RIPARTIRE – Nonostante la retrocessione però la Jonica ha delle ottime basi da cui ripartire. Fondamentale il ruolo del settore giovanile, che ha sempre ottenuto dei risultati incoraggianti e che lascia ben sperare la società. La dirigenza, smaltita la beffa, dovrà lavorare sodo per affrontare al massimo delle proprie potenzialità (e magari rivincere) il campionato di Promozione. Un passaggio obbligato per affrontare, questa volta in modo diverso e più organizzato, un nuovo torneo di Eccellenza, consapevole del fatto che serviranno più di 26 punti e 24 gol all’attivo.