Gli esami di maturità sono stati tutti superati, adesso è arrivata l’ora di chiamarli scontri diretti. La Jonica non ha alcuna voglia di fermarsi, il pareggio con la Leonzio è stata l’ennesima dimostrazione che la squadra di mister Campo fa sul serio e può restare fino alla fine a contatto con le corazzate del campionato. I giallorossi, nelle ultime settimane, hanno mostrato l’entusiasmo ma anche l’acume di chi non si trova lassù per caso, anche perché la classifica parla chiaro: 17 punti a pari merito con la coppia composta da Ragusa e Igea, che però ha disputato una partita in meno.
Proprio gli iblei domenica saranno ospiti al Comunale di Santa Teresa. Giuseppe Savoca non si nasconde e gioca a carte scoperte: “Per noi si tratta di uno spareggio – ha commentato il classe 2000 giallorosso –. Credo che le nostre prestazioni sin qui e i risultati ottenuti ci possono far giudicare il Ragusa una nostra diretta concorrente. Di questo dobbiamo essere orgogliosi, perché i nostri risultati non sono frutto del caso ma sono figli di un lavoro iniziato a metà luglio con il mister. Noi e il Ragusa siamo partiti con obiettivi diversi: loro sono una squadra fatta per vincere il campionato, a noi la società ha chiesto una salvezza tranquilla, ma abbiamo voglia di sentirci grandi e fare il salto di qualità. Credo che questa squadra possa ambire ai playoff”.
Savoca spende parole importanti per mister Campo, un autentico valore aggiunto: “Ha grandi meriti, ha un carisma coinvolgente ma soprattutto mette la sua esperienza al servizio del gruppo. Lui da calciatore ha giocato ad ottimi livelli con l’Igea e questo fa sì che ci spieghi molte cose: stiamo migliorando in ogni reparto grazie a lui. Sono in questa società dal 2013, già da qualche stagione sono nell’ambito della prima squadra e posso dire che questa è la Jonica più forte che ho visto finora. Ce la stiamo giocando alla pari con le squadre più competitive dell’Eccellenza, per la società è un grande traguardo ma sarebbe un peccato sentirci appagati e abbassare l’attenzione”.
La Jonica ha nel pubblico santateresino un alleato importante, dopo anni di pellegrinaggi in altri campi del comprensorio: “Abbiamo trascorso intere stagioni giocando a Sant’Alessio o a Taormina, avere uno stadio nuovo e moderno dove poterci allenare e giocare è bello, ma ti dà anche quel senso si appartenenza e di attaccamento che difficilmente riesci a creare quando giochi perennemente in trasferta. Siamo una squadra giovane, con l’eccezione dell’esperienza del nostro capitano Herasymenko. Credo che l’età media non superi i 25 anni, viviamo d’entusiasmo e poter contare sul calore e sul supporto dei nostri tifosi è fondamentale”.