Mancano sette giorni all’inizio del torneo di serie C Gold, intitolato anche quest’anno ad Haitem Fathallah, e la Gold & Gold Messina, con problemi di organico per via di qualche infortunio, prepara l’esordio in campionato. Coach Paladina non può certo sorridere, ma ha ricevuto riscontri confortanti dai suoi ragazzi che, malgrado i problemi, stanno rispondendo con grande impegno e professionalità, da vero gruppo. Il club peloritano, intanto inserisce un nuovo, importante, tassello al proprio interno, colmando una casella fondamentale come la presenza di un team manager.
Sarà Carmelo Ferraro a coprire questo ruolo di collegamento tra la società e i giocatori. Carmelo Ferraro è una figura nota nel panorama sportivo cittadino, il suo impegno non ha riguardato soltanto la pallacanestro, sport che ha praticato come giocatore, allenatore e dirigente. Ma ha spaziato dal calcio, attualmente è segretario provinciale della Figc e ricopre il ruolo di commissario di campo, alla pallavolo. Personaggio dalle grandi doti umane, Ferraro con la sua presenza è un valore aggiunto per la Basket School Messina.
“Mi fa molto piacere essere stato preso in considerazione dalla Basket School – esordisce Ferraro – dopo la bella esperienza vissuta l’anno scorso in un altro club come la Nuova Pallacanestro Messina. Questo è un anno particolare per me, nel senso che sono veramente felice di essere qui perché mi ritrovo ex compagni di squadra, ex atleti che hanno giocato in squadre in cui ho allenato e anche ex avversari in campo come il presidente Massimo Zanghì”.
Cosa rappresenta la pallacanestro per Carmelo Ferraro? “Per me è stata molto importante, perché mi ha dato tante opportunità, dall’essere indipendente, a studiare, a girare un po’ per l’Italia. Essere team manager mi fa ricordare di essere stato “straniero”, in quanto ho giocato dal profondo sud fino ai confini con la Svizzera e quindi stare a contatto con i ragazzi, adesso in chiave più aperta, anche europea, mi da l’occasione di ripassare qualche lingua e stare a contatto e soprattutto essere loro di supporto, perché ho vissuto sulla mia pelle quello che significa giocare in una città che non è tua”.
È un basket diverso rispetto ai tempi in cui giocava Carmelo Ferraro, com’è cambiato? “Io ormai non alleno più, ma mi piace guardare le partite, come quelle del nostro campionato. Ho rispetto per tutti gli allenatori che operano nella nostra zona, con alcuni siamo amici. Però ho visto qualche partita dei campionati europei ed ho vissuto con nostalgia il basket proposto da Scariolo con la Spagna, un basket vintage che però da dei frutti, infatti hanno vinto l’europeo. E penso a Gianfranco Romanetti, allenatore al quale ho fatto il secondo all’AGS, che adottava questo tipo di basket, un tipo di gioco che dava buoni risultati, ovviamente con le debite proporzioni”.
Sei uno sportivo nell’animo, hai vissuto molte esperienze e le potrai mettere a disposizione della Basket School, un club a cui potrai dare tanto… “Più che dare tanto, a me interessa stare in occasione compagnia, stare con gli altri, starci bene. Lo sport è stato la mia vita e quindi spero di dare il mio contributo, soprattutto quello che mi incoraggia è pensare a questi ragazzi, a una squadra è molto giovane che potrà fare bene in questo campionato”.