Non segnava dal 29 ottobre, nel 3-3 di Crotone. Così come Plescia anche Pierluca Luciani ha spezzato l’incantesimo contro il Sorrento. In un sol colpo il Messina ha visto sbloccarsi i suoi due centravanti. Al giocatore arrivato dal Frosinone sono bastati pochi minuti per incidere e mettere la parola fine al match: “Dopo aver fallito l’occasione contro il Francavilla questa volta sbagliare era impossibile, dovevo fare per forza gol. Sono entrato con la spirito, la cattiveria e la determinazione giusta”.
I problemi fisici lo avevano sempre frenato nelle ultime stagioni, oggi lavora tanto per la squadra e i segnali di crescita sono evidenti, con la ciliegina della gioia personale: “Penso che questo sia un anno molto importante per me, soprattutto dopo l’infortunio che ho avuto. Devo ringraziare il mister per la mano che mi sta dando e sapevo che il gol sarebbe arrivato prima o poi, prestazione dopo prestazione, con l’impegno che ci ho messo. Sono contento”.
Un gol arrivato su assist di Emmausso, in ripartenza due contro uno. Luciani era lì, al 92′, ad attendere come un falco il pallone dal numero 10 per battere a rete. “Ho pensavo che me l’avrebbe passata. Giocando con i tre dietro in questo modulo ci divertiamo tanto, soprattutto con Michele, uno dei giocatori più forti con cui abbia mai giocato. Fa delle cose stupende, mi sento un po’ più sicuro con lui”.
Poi quella corsa sotto la tribuna, togliendosi la maglia. “L’esultanza è stata liberatoria, dopo il gol sbagliato contro il Francavilla e quello di domenica scorsa ad Avellino. Lo dedico alla mia famiglia, che mi sta sempre vicina, e al mio procuratore”.
Tre vittorie di fila e la classifica fa sorridere. Un solo punto separa il Messina dalla zona playoff, ma Luciani e compagni continuano a guardare step by step e all’obiettivo primario: “Ora dobbiamo arrivare ai 40-42 punti per la salvezza e poi pensiamo ai playoff se verranno”.