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Messina

La “Gazzetta dello Sport” rivela: le intercettazioni inchioderebbero anche il Messina

È uno dei quotidiani più letti in Italia a fornire nuovi, pesanti, dettagli sulla presunta combine di Messina-Ischia 1-1. La “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, in pagine nazionali, evidenzia che le intercettazioni telefoniche inchioderebbero anche la dirigenza peloritana. Quanto emerso a carico del Catania lascia già poco adito ai dubbi ed il presidente Antonino Pulvirenti, attraverso il suo avvocato Giovanni Grasso, ha fatto sapere di avere depositato al tribunale le lettere di dimissioni da ogni carica all’interno del club. Per l’ACR come è noto sono indagati il presidente Pietro Lo Monaco, l’amministratore delegato Alessandro Failla ed il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno.

Procura di Catania
Un estratto dell’articolo dedicato all’inchiesta della Procura di Catania

Il quotidiano rosa riporta che “le intercettazioni sono chiare con Impellizzeri (in contatto con Ferrigno) che riferisce agli amici di aspettare <<una bomba pazzesca, ci farà guadagnare 300 mila euro>>. Una volta avuta la certezza del risultato (0-1 primo tempo e poi 1-1 nella ripresa, secondo l’accusa tutto concordato) inizia a chiamare i suoi <<compari>> per dare il via alle scommesse. Negli atti – si legge ancora – pure una telefonata tra Ferrigno e Lo Monaco con codice cifrato per mascherare il presunto tarocco e una tra Lo Monaco e il figlio (all’oscuro di tutto) alla fine della gara, con Lo Monaco senior molto interessato al risultato del primo tempo”.

Gazzetta dello Sport
La prima pagina della ”Gazzetta dello Sport”

La Gazzetta dello Sport ipotizza poi anche le possibili conseguenze dell’inchiesta, che potrebbero essere davvero funeste per il calcio siciliano. “Le società rispondono direttamente dell’operato di chi le rappresenta; oggettivamente del comportamento di dirigenti, tesserati e soggetti che non ne detengono il controllo, ma lavorano per esse. E dinanzi ad illeciti sportivi passati in giudicato, le sanzioni riflettono di questa distinzione: nel primo caso prevedono la retrocessione del club o addirittura la sua esclusione dai campionati, con ricollocazione da parte del Consiglio federale nelle categorie inferiori. Se le indagini del procuratore Palazzi confermeranno le responsabilità…, è perfino scontato che il Catania (e il Messina, dove sarebbe coinvolto il proprietario Lo Monaco) rientrerà in questa finestra. Retrocesso in Lega Pro nella migliore delle ipotesi, in Eccellenza nella peggiore (mentre il Messina, sceso sul campo in D, rischierebbe perfino la Promozione). Simile sorte toccherebbe al Teramo, protagonista del secondo filone di Catanzaro… così il club abruzzese passerebbe dalla prima storica promozione in B alla retrocessione in D”.

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