La Fortitudo Messina si aggiudica gara tre e, completando la rimonta, chiude la serie contro la Point Line Barcellona, annullando il vantaggio del fattore campo e bissando il successo di qualche settimana prima ottenuto durante la fase ad orologio. Fortitudo sempre avanti nel punteggio, ad eccezione del momentaneo sorpasso operato dalla squadra di casa nel corso del terzo quarto sul 42-41 durato solo qualche secondo grazie alla tripla di Bricis che riporta definitivamente avanti la formazione di coach Cavalieri.
La brutta prova di gara 1 è solo un ricordo da cancellare immediatamente e dopo aver pareggiato i conti al PalaRussello, la Fortitudo si è aggiudicata con merito la posta in palio con una delle migliori prestazioni della stagione. In casa Barcellona buona prova di Bangu e grandissima prestazione dell’eterno Ryan Bucci che ha provato in tutti i modi a tenere in scia la propria squadra che però ha dovuto piegarsi alla maggior compattezza e continuità della formazione nero verde.
Di altissimo spessore la prova di Arturs Bricis che dimostra per l’ennesima volta, pur ancora in condizioni fisiche precarie, di poter giocare in questa categoria anche “con una mano legata dietro la schiena” come spesso ama dire il suo coach. Per il lettone, grandissima intuizione in sede di mercato del d.s Merrino, 25 punti ed un’innumerevole serie di rimbalzi e giocate strappa applausi. Ed il resto della formazione non è da meno. Partito in quintetto, Andrea Bianchi sfodera, fino a quando una leggera distorsione alla caviglia lo costringe alla panchina, una prestazione tutta cuore e muscoli gettandosi definitivamente alle spalle dodici mesi trascorsi nel tentativo di recuperare la miglior forma dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro. Prova non appariscente ma di grande sostanza di Tomy Ezequiel Vicente. Il ragazzo argentino è apparso in ripresa non tanto dal punto di vista della condizione ma soprattutto da quello della convinzione di poter recitare un ruolo di primo piano in questo gruppo.
Buona la prova di Danilo Tagliano che, frenato dai punti di sutura al sopracciglio sinistro dopo lo scontro di gara 1, si fa trovare pronto e soprattutto mette una tripla in uno dei momenti topici del match. Simone Cavalieri, quasi certo di dover dare forfait appena 24 ore prima del match, sfodera ancora una volta una prestazione da veterano. Discontinua ma sostanzialmente positiva la prestazione di Xhenit Llukacej. Il lungo albanese, pur con qualche pausa e ingenuità di troppo, ha messo in mostra buoni numeri pur non sfruttando appieno le proprie potenzialità. Ma anche per lui, un classe 2001, il tempo è un ottimo alleato.
La prova più sorprendente e perciò più significativa è quella di Sarunas Kavaliauskas. Il 18enne lituano alternandosi per tutta la partita con Llukacej si mette in grande evidenza con una serie di rimbalzi difensivi, facendosi spesso trovare libero nell’area avversaria. Discorso a parte va fatto per la prestazione sopra le righe di Roberto Bellomo, autore di 31 punti e di giocate che non hanno niente a che fare con la categoria. Pronti via un’incursione con canestro valido e fallo subito che lo costringerà per tutti i quaranta minuti a giocare con un dolore al ginocchio sinistro e una leggera contrattura al polpaccio. Il capitano però non poteva fallire la partita più importante della stagione, per sé stesso, il coach, la squadra e la società. Roberto ha così chiuso la stagione nel migliore dei modi.
La dedica conclusiva è ovviamente per Haitem Fathallah: l’annata resterà indelebilmente scolpita nel cuore di tutti coloro che quel maledetto 17 ottobre 2021 hanno perso un fratello, un compagno di squadra, un amico, un vero capitano.
Point Line Barcellona-Fortitudo Messina 65-80
Parziali: 14-21; 31-37; 48-55
Point Line Barcellona: Cilona, Gaipa, Scarpaci, Golubovic1, Bucci 27, Kraljic 11, Todorovic 3, Antoniani 3, Crisafulli, Angius 3, Bangu 17, Patanè. All: Biondo F.
Fortitudo Messina: Bellomo 31, Bricis 25, Cavalieri, Bianchi 6, Vicente 2, Tagliano 5, Llukacej 2, Kavaliauskas 9, Giovani, Mento, Molonia, Bottari. All: Cavalieri C.