Superbasket ha fatto il punto sulla possibile ripartenza dei campionati regionali ma è evidente che situazione sanitaria complica il quadro generale. La FIP attende gli sviluppi del DPCM in fase di messa a punto da parte del Governo prima di stabilire concretamente le eventuali modalità di ripresa dell’attività agonistica. L’incontro odierno fra il presidente Gianni Petrucci e tutti i presidenti dei Comitati Regionali ha generato una nota all’insegna della prudenza, attendendo sviluppi sia sul piano dei protocolli che su quello delle regole governative. Così il testo pubblicato sul sito nazionale che ha riassunto gli esiti della riunione:
“La Federazione Italiana Pallacanestro sta lavorando per consentire a tutti i propri tesserati, dal Minibasket all’attività Senior, di tornare ad allenarsi in palestra adottando tutte le cautele che gli esperti riterranno necessarie. Lo stato pandemico richiede provvedimenti straordinari. La FIP vuole andare oltre la suddivisione in attività di interesse nazionale e non, che fino a questo momento ha creato situazioni disomogenee e paradossali fra tutti gli enti deputati all’organizzazione sportiva e frustrazione nelle giovani e nei giovani di tutte le discipline. Occorre concentrare gli sforzi sull’aggiornamento dei protocolli che consentano a tutti la ripresa in sicurezza degli allenamenti a prescindere dallo svolgimento delle rispettive competizioni, verificando con la massima responsabilità quali altri campionati possano effettivamente prendere il via nel prossimo futuro”.
All’atto pratico evidente la volontà di superare la distinzione tra giovanili d’Eccellenza e regionali, senza però prendere impegni definitivi in merito alle date di una attuale riattivazione. L’auspicio condivisio dalla quasi totalità delle società regionali di dare priorità al ritorno in palestra delle giovanili si scontra però oggi con un quadro normativo che vietà l’attività non di interesse nazionale visto il perdurare del parere negativo del Comitato Tecnico Scientifico agli sport di contatto per i quali non è possibile garantire distanziamento e dispositivi di protezione individuale.
Il prossimo DPCM manterrà con ogni probabilità i divieti attuali per l’attività regionale, e il via libera che il CONI ha concesso alla FIP sulla richiesta di considerare alcuni campionati senior – C Gold, C Silver e B femminile – più tutte le giovanili che prevedono finali nazionali come di interesse nazionale è subordinato al varo di formule e calendari per questi campionati. L’incontro di oggi ha preso tempo in attesa di regole di ingaggio nazionali – che però non daranno spinte positive – e dei lavori della Commissione Sanitaria per adeguare i protocolli, come evidenziato nella nota della FIP.
Oggi chi tra giovanili che prevedono finali nazionali e i campionati senior freschi di cambio di status può allenarsi se rispetta i protocolli nazionali. Per capire se ci sarà effettivamente margine per far partire l’attività agonistica in tutte le regioni, senza le distinzioni del Governo che nelle “Zone Bianche” previste dal nuovo DPCM dovrebbero consentire la ripresa dell’attività sportiva di contatto (peccato però che attualmente nessuna Regione rientri negli indici previsti….),bisognerà attendere qualche settimana, verosimilmente ai primi di febbraio. Nel frattempo la FIP lavorerà sui protocolli, e riproporrà a livello regionale la facoltà di ritirarsi dal campionato concessa ai club di A2 e B senza conseguenze economiche e disciplinari se non quella di ripartire dalla categoria inferiore (anziché dal primo campionato disponibile secondo i regolamenti vigenti) nel 2021/22.