Partita equilibrata e combattuta per tutti i periodi, con le ospiti che guidano di stretta misura nei primi tre quarti di gioco ma l’allungo decisivo arriverà solo nell’ultimo quarto di gioco con un colpo di coda. Il Cus Unime ha però il demerito di non chiudere la gara, nell’ultima frazione arriva il vantaggio decisivo per le ospiti tocca le nove lunghezze (39-48 a 2’49” dal termine) ma la Farc non si dà per vinta e tre bombe della Vento regalano un acceso finale risolto al fotofinish.
Dopo l’intervallo lungo le universitarie sembrano avere una marcia in più: Kramer e Scardino (34 punti in tandem) fanno la voce grossa e determinano un primo allungo ma le ospiti in divisa gialloblu sbagliano tanti tiri liberi ed il gap viene contenuto dalla Rescifina (38-43 alla fine del terzo parziale di gioco). Solamente nell’ultimo quarto arriva la scossa decisiva del CUS che imprime un’accelerata prepotente e si porta sino al +9 (50-41). Le padrone di casa non demordono e, con le tre triple di Vento (19 punti), sino alla fine danno filo da torcere alle universitarie avendo anche il possesso per la parità a quota 53. Sullo scadere, però, Kramer è decisiva con due tiri liberi per mettere al sicuro la vittoria finale che vanificano la bomba a fil di sirena di Cosenza (13).
Vittoria pesante per il CUS Unime che, però, pur terminando al primo posto in coabitazione con la Rainbow Catania, accede alla fase ad orologio come seconda per aver perso entrambi gli scontri diretti con le catanesi. Nelle due gare della fase successive le messinesi renderanno nuovamente visita alle etnee e riceveranno la terza classificata, la Trogylos Priolo. Rammarico comprensibile per la Farc Rescifina Messina rinata in questo finale di stagione ma ormai tagliata fuori dalla lotta playoff. Nella fase ad orologio due gli impegni per il team di coach Interdonato, uno proprio sul campo di Ragusa e l’altro in casa con la Stella Palermo con l’obiettivo di provare a dare l’assalto al quinto posto in classifica.