Il presidente Pietro Sciotto sul manto erboso del "Franco Scoglio" (foto Alessandro Denaro)
La Commissione provinciale di Vigilanza sui pubblici spettacoli ha vincolato l’agibilità dello stadio “Franco Scoglio” a ben sei prescrizioni. Gli interventi di ripristino dovranno essere “effettuati a regola d’arte”, si legge nel documento firmato dal vice prefetto vicario Maria Carolina Ippolito e dagli altri otto componenti. Altrimenti l’impianto resterà chiuso al pubblico.
Nel lungo documento l’organo tecnico, dopo il sopralluogo mattutino allo stadio, ha verificato il positivo funzionamento della centralina incendi e rilevazioni fumi, dei boiler per lo scambio d’acqua, nei quali non sono state riscontrate perdite, la rimozione di tutti gli impianti elettrici dei 28 scaldabagni.
Tre “carezze”, a cui hanno però fatto seguito svariate prescrizioni. Gli Ups verificati sono risultati non funzionanti ma la presenza di un gruppo elettrogeno sussidiario ha consentito fin qui di rispettare le normative. Nonostante ciò, è stato prescritto “il ripristino dell’impianto come da progetto originario”. Un intervento da almeno 20mila euro, tra impianti e manodopera, che il Comune ritiene sia a carico dell’Acr Messina, che però sembra sostenere il contrario.
I tecnici hanno richiesto inoltre la pulizia dei locali interni, nei quali è stato riscontrato un grosso accumulo di materiale di risulta, il ripristino di una porta d’accesso al settore ospiti, le cui cerniere sono risultate divelte, e la sostituzione di tre vetrate lesionate. Il riferimento è a una porta di accesso alla tribuna centrale, a una porta collocata invece in prossimità della Tribuna B ella porta d’accesso collocata all’altezza dell’area destinata ad ambulanza e vigili del fuoco. La Commissione ha riscontrato infine che la copertura della tribuna stampa è risultata gravemente danneggiata e dovrà essere ripristinata.
Una prescrizione infine sembra inevitabilmente destinata al Fc Messina. I cartelloni pubblicitari a “led” dovranno infatti essere rimossi. L’impianto elettrico era già disalimentato e non vi erano pericoli elettrici – si legge nel verbale – ma la Commissione ha richiesto comunque il ripristino dei luoghi originari.
Non è stata invece affrontata la questione della “rimodulazione dei settori”, richiesta dalla società di Arena con una Pec al Comune. La questione non era infatti all’ordine del giorno. I “Testi Fracidi” avrebbero voluto infatti trasferirsi in Curva Sud nelle prossime gare casalinghe, ma almeno per il momento è tutto rinviato.
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