La Commissione Accordi Economici della Figc ha condannato l’ACR Messina al pagamento delle spettanze arretrate nei confronti di cinque ex tesserati, tutti in organico nella stagione sportiva 2017-18. Nella riunione tenutasi a Roma il 22 novembre è stato deliberato che la società giallorossa dovrà versare al difensore Riccardo Cassaro la somma di 3.900 euro a titolo di compenso globale lordo. La condanna è arrivata anche per il caso di Marco Rosafio, per il quale l’ACR si era opposta ritenendo la somma non dovuta, avendo comminato all’attaccante un’ammenda di 3.125 euro “per essersi rifiutato di effettuare alcuni allenamenti” e un’altra di 1.000 euro per “non aver restituito del materiale sportivo in dotazione”. La Commissione ha però rigettato queste tesi e quindi condannato l’ACR al pagamento di 6.825 euro al calciatore ora in forza alla Cavese.
Simile la situazione di Arcangelo Ragosta, al quale l’ACR aveva inflitto un’ammenda di 2.900 euro “per essersi rifiutato di effettuare alcuni allenamenti” e un’altra di 1.400 euro “per una squalifica ricevuta dal Giudice Sportivo”, chiedendo il rigetto del reclamo. Multe ritenute, però, illegittime dalla Commissione che ha disposto che il Messina dovrà versare la somma di 8.900 euro a Ragosta. Nella riunione del 6 dicembre, inoltre, sono arrivate anche le condanne per i casi di Francesco Bruno, a cui spettano 2.850 euro e Marco Stranges, che dovrà ricevere dal club 1.000 euro.