“L’abolizione dell’Irap è una antica richiesta di Lega Pro, trattandosi di una tassa iniqua, in particolare per i Club di Serie C”. Lo afferma Francesco Ghirelli, presidente della terza serie nazionale, commentando la proposta avanzata dal presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi.
“Con la crisi Covid-19, siamo tornati a chiedere al Governo di abolire un balzello che interviene non sull’utile delle imprese, compito demandato all’Ires, ma sulle attività d’impresa, anche se queste non producono utili”. L’Irap – ha aggiunto Ghirelli – “è un balzello iniquo due volte per i club di serie C. Le nostre sessanta società di calcio sono un originale, grande e unico impianto sociale e l’Irap le penalizza terribilmente proprio perché, nella gran parte dei casi, non producono utili”.
Quanto alle richieste fatte al Governo da Lega Pro, Ghirelli ha sottolineato: “Abbiamo davvero urgenza, ieri non oggi, di usufruire della cassa integrazione in deroga, i club non ce la fanno più a reggere. Gli incassi da botteghino e le sponsorizzazioni, le due voci di ricavi su cui vivono i club, sono venute a mancare, nella casse dei club non entra più un solo euro. Nel girone di andata avevamo avuto 600mila spettatori in più. La scelta di mettere la salute al primo posto mi ha portato a chiudere la prima partita Piacenza-Sambenedettese lo scorso 21 febbraio, e poi l’intero campionato”.
Lega Pro infine ha chiesto alle istituzioni di intervenire anche con la restituzione del credito di imposta sulle sponsorizzazioni e con l’applicazione del contratto di apprendistato ai propri giocatori. “In questa fase storica ognuno deve fare la propria parte, chiediamo al Governo di supportare un settore che non è solo sport, ma una parte della rete sociale del nostro Paese”.