Sarà l’Olimpia Milano la prima avversaria della Betaland Capo d’Orlando nella Serie A 2016/17. Al Palafantozzi si respirà già l’atmosfera delle grandi sfida, l’Orlandina non accetta l’idea che sia un match già scritto e dalle parole del capitano Sandro Nicevic si evince già tutta la voglia di provare l’impresa: «È una sfida che ci darà tante emozione. Domenica inizia una nuova stagione, il gruppo è nuovo, ma già abbiamo capito che ha una bella consistenza e vuole crescere. Le aspettative sono sempre le solite, vogliamo portare a casa più punti possibili e fare felici i nostri tifosi. Milano è veramente forte, ma noi dobbiamo pensare più a noi e cercare di mettere in campo la qualità e la determinazione che serve per portare la gara a casa».
In estate si vociferava di un possibile ritiro, ma il capitano biancazzurro è pronto battagliare ancora per la sua gente: «Questa società sta cercando di affermarsi per divenire una realtà solida in Italia, il progetto mi ha convinto a continuare ancora. Si sta provando a costruire il futuro e ho percepito dal club che la mia esperienza poteva essere utile ancora. Sento la responsabilità del gruppo, soprattutto per quello che riguarda i più giovani. Sono tutti bravi ragazzi e ottimi atleti e vorrei aiutarli ad arrivare ad un livello più alto. Questo pre campionato è stato molto positivo. Abbiamo iniziato stabilendo degli obiettivi chiari, abbiamo cercato e trovato una strada per raggiungerli e abbiamo indirizzato il lavoro verso questi obiettivi. Non c’è individualismo, non c’è egoismo in questa squadra, si percepisce chiaramente che tutti vogliono fare bene ma sapendo di essere parte di un gruppo che vuole migliorare tutti insieme».
I concetti espressi dalle parole di Nicevic, decise e chiare come sempre, hanno certamente fatto piacere a coach Di Carlo subito rincara la dose: «Affrontare subito l’Olimpia Milano non so se è un vantaggio o uno svantaggio. Credo che il quadro che ci rappresenta bene in questo momento sia questo: nella pre season abbiamo cercato di creare un’identità di squadra e ora abbiamo un sistema di gioco. L’obiettivo mi sento di dire che è stato raggiunto, ma ora dobbiamo affrontare Milano, un avversario tosto che ha mantenuto 8 giocatori dello scorso anno e che ha aggiunto tre giocatori di livello assoluto. È una squadra costruita per l’Eurolega che hanno già fatto la loro prima uscita in Supercoppa, vincendo tra l’altro. Io chiamo la condizione di questa nostra prima gara “stato di bisogno”. Faremo tutto quello che è necessario, combatteremo con tutte le nostre forze. Devo rendere consapevoli i miei giocatori che Milano è forte e ha molte più armi di noi, ma anche noi ne abbiamo alcune e le dovremo azionare al meglio».
Si aspetta il sold out al PalaFantozzi coach Gennaro Di Carlo che sa che può contare su la calorosa gente di Capo d’Orlando: «Senza il pubblico, senza il clima, senza l’unione tra squadra e città che ci ha permesso magicamente di essere qui ancora a giocare la prima gara di Serie A contro Milano, noi perdiamo almeno il 50% del nostro potenziale. Aspetto e sono sicuro arriverà combattiva la gente di Capo. Alleniamo un gruppo sano, motivato, un gruppo che segue tutto quello che io e il mio staff chiediamo. I ragazzi sono i miei soldati e io sono pronto ad andare in guerra con loro».