E’ stato il colpo da novanta messo a segno dalla dirigenza della Betaland Capo d’Orlando per la sesta stagione in serie A della sua storia. La chicca di mercato rappresentata da Drake Diener, tornato in Sicilia ad otto anni dalla prima apparizione, ha parlato direttamente in italiano dal ritiro di Tripi in merito alle sue prime impressioni in questa sua seconda avventura con la maglia della Betaland Capo d’Orlando.
“Sono molto felice per questa opportunità, non solo per tornare a Capo d’Orlando ma per essere tornato a giocare a pallacanestro dopo il problema fisico avuto lo scorso anno a Saragozza (riacutizzarsi del morbo di Crohn, ndc). L’Italia è la mia seconda casa, mi piace questa lega. Non posso dire di più, siamo solo al terzo giorno di lavoro con la squadra ed ancora non ho messo piede in città. Sono contento, la Sicilia è un’isola molto bella”.
Quali le differenze tra questa parentesi paladina e quella di quasi dieci anni fa.
“Difficile dirlo, le due squadre sono molto diverse tra loro. Quella odierna è molto giovane ed io sono cambiato tanto, lo si nota dalla barba che mi è cresciuta ed ora parlo un po’ di italiano a differenza di allora. Sono felice, abbiamo le nostre opportunità”.
Da tre giorni si lavora alacremente tra Tripi e Patti, Diener ha potuto vedere i nuovi giocatori all’opera. Questo il suo giudizio.
“E’ una squadra multi culturale e di brave persone, è importante questo per la chimica della squadra. Sicuramente per la nostra squadra che tendenzialmente è piccola per fare una grande stagione serve una grande chimica. Otto anni fa avevamo del talento ma la chimica è quella che ci ha sempre sorretto. Per fare bene è questo l’elemento imprescindibile”.