Si è svolta presso la sala Stampa “Daniele Di Noto” del PalaSikeliArchivi, la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista della gara contro l’Eurobasket Roma, valevole per l’undicesima giornata del campionato di LNP Serie A2 Old Wild West. Palla a due prevista per sabato 8 dicembre alle ore 18 al Pala Ponte Grande di Ferentino. «Giocheremo a Ferentino contro una squadra con gran talento, che ha un modo di giocare totalmente diverso dalle squadre contro cui abbiamo giocato le ultime due partite. Fabio Corbani ama fare giocare le sue squadre in modo brillante, amano correre.
Il quintetto è assolutamente talentuoso: Piazza è un giocatore di assoluto livello per la categoria, Zeisloft è un tiratore micidiale, Amici è una delle ali piccole più dotate della Serie A2. Hollis viene dalla serie A, è il primo violino, Fall è un lungo di complemento che ben si incastra con gli altri giocatori. Dalla panchina esce Momo Touré che ho allenato a Milano, play fisicato molto forte vicino a canestro; Fanti è un giocatore di rottura, Loschi è un ottimo tiratore. Finisce il buon Luca Infante che continua con esperienza a far valere la sua capacità di concludere vicino a canestro. Non possiamo permettere ai loro giocatori principali di essere completamente performanti.
Dobbiamo fermare il tiro da tre di Zeisloft e le incursioni di Hollis. Già a Rieti eravamo stati più bravi a difendere sul perimetro, concedendo pochi tiri puliti agli avversari, cosa poi fatta anche contro Scafati. Per fermare Hollis sarà necessario responsabilizzare Jordan Parks anche in difesa, dopo la convincente prova offensiva di domenica. Non dobbiamo farli correre e avere punti facili da giocatori di complemento. La partita che vogliamo giocare è essere aggressivi e correre noi, ma con sale in zucca, sapendo che per vincere in trasferta ci vuole equilibrio. La strada del miglioramento che nelle ultime due partite ci ha permesso di creare tiri semplici anche per i giocatori di complemento è quella che vogliamo percorrere.
Il quadro che ho scelto oggi è molto famoso: “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì. Ho scelto questo dipinto, uno dei più conosciuti al mondo, non per quello che rappresenta, ma principalmente per il titolo. L’ultima partita è una partita di cui dobbiamo avere memoria in maniera persistente. Non per l’effetto, che è stato ottenere un grande risultato, ma per l’impegno e l’atteggiamento che abbiamo avuto dall’inizio alla fine della partita.
La cosa che mi è piaciuta tantissimo è che rispetto a tutto quello che era stato chiesto, siamo stati attenti a farlo funzionare, non attenti a provare a farlo. Dobbiamo avere memoria delle cose giuste e ripeterle. Abbiamo avuto un periodo difficile, abbiamo vinto una partita, ora vogliamo dare continuità ai risultati, come dichiarato dal mio capitano Davide Bruttini di recente e andiamo a Roma con questo spirito. Dobbiamo parlare di passi avanti nella consapevolezza delle cose da fare, avendo coscienza di quello che si è fatto».