Il CUS Unime accarezza il sogno promozione in Serie A2 ma alla fine esce sconfitto dal Pala-Pallanuoto di Pescara, superato con un 11-7 finale dai padroni di casa. Un risultato, però, che sta stretto alla squadra universitaria, che va oltre i demeriti degli ospiti ed i meriti dei padroni di casa – che, comunque, hanno giocato al meglio la loro partita di fronte a tanto pubblico in festa – ma si scontra, sopratutto, contro una conduzione arbitrale altamente “rivedibile”. Basti pensare che i giocatori allenati da Sergio Naccari hanno terminato l’incontro con solamente 8 giocatori (7 in acqua ed 1 solo in panchina) contro nessuna espulsione della squadra pescarese e nonostante entrambe le squadre abbiano dato vita ad un match tirato dal punto di vista agonistico ma essenzialmente corretto e pulito.
La partita è stata bella, combattuta e giocata benissimo da entrambe le squadre. Parte fortissimo il Pescara che prende alla sprovvista gli ospiti messinesi e nel giro di 3 minuti si porta avanti con un perentorio 3-0 (Giordano, Di Nardo, D’Aloisio). Strada tutta in salita per il CUS Unime che, però, si rimette subito in carreggiata: Arcovito e compagni rialzano la testa, stringono al meglio le maglie difensive ed iniziano a macinare gioco in attacco. Cosi, prima Aiello, poi Lanfranchi ed infine De Francesco costruiscono la rimonta perfetta e portano l’incontro sul pari. Tutto da rifare per Pescara che, però, prima della fine del primo parziale riesce a rimettersi avanti con D’Aloisio. La partita è viva e spettacolare. Cama, ad 1 minuto dalla seconda palla a due, porta il risultato sul 4-4. Di Fulvio fallisce un rigore fischiato su un fallo dubbio di Lanfranchi ma Messina non riesce ad approfittarne e subisce il 5-4 ad 1.49 dalla sirena di metà gara (Provenzano). Prima del cambio vasca Lanfranchi subisce la terza espulsione e ne approfittano ancora i padroni di casa che si portano sul 6-4 con D’Aloisio. A questo punto, a gioco fermo, arriva l’espulsione definitiva poco comprensibile di Balaz, uno dei più in palla tra i suoi e, tra l’altro, sino a quel momento con nessun fallo grave a proprio carico. Gli animi si surriscaldano e la panchina messinese recrimina a gran voce per l’incomprensibile espulsione. Adesso l’incontro cambia volto. Poco alla volta gli arbitri allontanano dall’acqua e dalla panchina tanti giocatori messinesi, lasciando la squadra universitaria solamente 8 uomini a disposizione ed anche senza il tecnico a bordo vasca. Pescara ne approfitta e poco alla volta costruisce il suo vantaggio (doppietta di Di Fulvio e Giordano) fino al 9-4 di fine terza frazione. L’ultimo tempo il CUS Unime, nonostante la situazione difficile, tenta di limitare i danni ed accorciare il gap andando a segno due volte con Blandino e con Cama, in risposta a decima e undicesima rete dei pescaresi (Giordano e Sarnicola).
Finale di stagione amaro, dunque, per la squadra universitaria. Onore, comunque, ai cussini, capaci di condurre per il secondo anno consecutivo una stagione da record e giocarsi il sogno promozione fino alla fine.
“Si è avuta come l’impressione – ha detto Nino Micali, Presidente Cus Unime- che la coppia arbitrale alla fine si sia rivelata inadeguata per la partita, tanto da lasciare interdetti anche gli addetti ai lavori presenti, quasi a voler avvantaggiare i pescaresi che, comunque, alla fine si sono meritati la vittoria sul campo, rovinando una magnifica giornata di sport sia per la posta in palio dell’incontro che per il pubblico sugli spalti. Viene da pensare, ancora una volta, che Messina merierebbe un po’ più di rispetto da parte del sistema pallanuoto a livello nazionale e da parte degli addetti ai lavori”.
“Sono amareggiato e dispiaciuto per tutto l’ambiente pallanuotisti messinese – ha continuato il Presidente – dispiaciuto per una promozione che manca a Messina davvero da molto tempo e che penso ci saremmo meritati ampiamente. Ovviamente sono molto dispiaciuto soprattutto per i nostri ragazzi, che meritavano di coronare la loro bellissima stagione conquistando questo risultato pieno”.
“Sono molto dispiaciuto per i ragazzi – questa la disamina di Sergio Naccari – per il grande lavoro ed i grandi sacrifici che abbiamo fatto per arrivare sin qui. Chiaramente non nascondo la profonda delusione ed amarezza nei confronti del sistema arbitrale e della coppia di oggi nello specifico, che secondo me hanno letteralmente deciso questa finale prendendo decisioni incomprensibili e tutte a nostro sfavore, lasciandoci solamente con il secondo portiere in panchina. Probabilmente Pescara aveva qualcosa in più ed allora non possiamo che fare i complimenti. Bravissimi, comunque, tutti i nostri ragazzi”.
Pescara – CUS Unime 11-7
Parziali: 4-3, 2-1, 3-0, 2-3
Pescara: Mambella, Di Nardo 1, Sarnicola 1, Di Fulvio 2, Di Fonzo, Magnante, Giordano 3, Provenzano 1, Micheletti, D’Aloisio 3, Ruscitti, D’Amario, Febbo.
CUS Unime: La Tona, Vinci, Mariani, De Francesco 1, Arcovito, Blandino 2, Lanfranchi 1, Aiello 1, Namar, Naccari F., Naccari A., Balaz 1, Cama 1.