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La Basket School Messina apre alle collaborazioni con le realtà cestistiche cittadine

La Basket School Messina e la PCR Messina danno vita ad un progetto di collaborazione con il quale le due società uniscono le forze nell’intento potenziare i rispettivi settori giovanili e nel contempo dare l’opportunità ai ragazzi di inserirsi in processo virtuoso di crescita sia dal punto di vista umano che sportivo.

Patrizia Samiani, vice presidente, nonché responsabile del settore giovanile della Basket School, ci parla di questa sinergia nata con lo storico club peloritano: un progetto che parte da lontano… “E’ un progetto su cui lavoriamo da parecchio tempo, si può dire dalla fine dello scorso anno. Con Cristina Correnti e Rossana Libro abbiamo pensato che la soluzione per poter crescere un gruppo nel migliore dei modi, sarebbe stata quella di unire le nostre forze. Tra l’altro, questo progetto è stato fortemente voluto da me e da Cristina, perché quest’anno sappiamo di poter contare anche sul supporto, nella crescita tecnica dei ragazzi, di due ottimi allenatori come Gaetano Gebbia e Pippo Sidoti che credo siano un fiore all’occhiello per l’attività giovanile: farci sfuggire un’occasione del genere sarebbe stato da stupidi. Per cui sono davvero felice di poter ricreare questo gruppo con Cristina che è stata mia compagna di squadra per tanti anni ed è importante perché questo tipo di progetto rientra nella nostra mentalità cestistica”.

Patrizia Samiani, vice presidente della Basket School Messina

Cosa prevede questo progetto? “Il Progetto prevede l’unione delle forze nel poter affrontare dei campionati giovanili Under 13, Under 14, Under 15 maschili e quello Under 13 femminile. Sia la PCR che la Basket School proseguiranno con la propria attività di minibasket, sarebbe stato problematico, infatti, riunire i due settori, in quanto gli impianti sportivi si trovano uno a nord e l’altro a sud della città. Sarà quindi la PCR a rappresentare, in quanto società satellite, la Basket School nei campionati giovanili. Anche per regolamento federale, quando si fa un abbinamento con una società e quindi si crea una società satellite, è obbligatorio disputare tutti i campionati giovanili con un’unica denominazione. Anche perché, dividendo i ragazzi nelle due società non avremmo potuto disputare tutti i campionati. Per questo motivo con la PCR passeranno quelli che sono già pronti ad affrontare i campionati, mentre con noi rimarranno coloro che non hanno avuto un’esperienza alla base”.

Una grande novità, quindi, per la Basket School, che in quest’anno ha nel PalaMili il suo nuovo quartier generale e dove spera di poter rimanere:“Questo sicuramente si. Mi auguro che l’Amministrazione Comunale, visto anche il gran lavoro fatto in quest’ultimo anno ci dia la possibilità di continuare ad operare in questo impianto che, non significa che sia di nostra proprietà, ma ci permette di poter concentrare il lavoro tutto in un determinato impianto e poter continuare con l’attività giovanile, e proprio per questo aver la possibilità di poter sfruttare la presenza sul posto dell’allenatore della prima squadra affinché possa crescere le nuove leve”.

Cristina Correnti, responsabile della PCR Messina

Oltre alla PCR, avete avviato anche la collaborazione con la Fortitudo Messina per quanto riguarda i ragazzi dell’under 18: “Si, in effetti con Claudio Cavalieri ne avevamo già parlato ed era un progetto che doveva già partire lo scorso anno, poi per diversi motivi non è stato possibile, ma speriamo che in questa stagione i nostri 2001 e 2002 possano essere inseriti nel gruppo di Claudio e quindi poter fare l’Under 18. Ma le nostre collaborazioni non finiscono qui perché abbiamo una componente femminile che già dallo scorso anno sono in forza all’Under 16 e alla serie B del CUS Messina, e questa collaborazione continuerà quest’anno, proprio con le nate nel 2002, 2003  e 2004, mentre quelle nate dal 2005 al 2007 rinforzeranno la PCR”.

Insomma, un progetto aperto ad altre realtà cestistiche cittadine, con l’unico scopo di far crescere i vostri ragazzi: “Io credo nel detto “l’unione fa la forza”. Pensare di poter coltivare soltanto nel proprio orticello, quando i numeri, almeno per quanto ci riguarda, non sono tali da poter affrontare un campionato, tenere questi ragazzi chiusi nel proprio orticello e non farli crescere insieme ad altre società, vorrebbe dire non dare una spinta a questo movimento, e alla fine quello che probabilmente non si è fatto per tanti anni, cioè la collaborazione fra diversi club, per il bene dei giocatori. Mi auguro che questo sia l’inizio di una serie di collaborazioni che possano portare Messina ad avere un gruppo importante per il futuro”.

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