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Kragl: “Salvezza miracolosa. Servono una città unita e un campo di allenamento”

A tutto Kragl. Tra i grandi protagonisti della salvezza del Messina c’è il centrocampista tedesco, sbarcato in riva allo Stretto nel mercato invernale per una missione quasi impossibile. Oliver sta adesso trascorrendo le vacanze nel Lazio. “Abbiamo raggiunto un traguardo importante in cui a gennaio nessuno più credeva, grazie all’unione del gruppo. Siamo felici, dopo tutto quello che abbiamo passato”. 

Kragl
Kragl elude l’intervento di Fornito (foto Paolo Furrer)

L’ex Frosinone non nasconde la tensione per la sfida playout con la Gelbison, che sembrava segnata: “Eravamo consapevoli della posta in palio e nella testa temevamo la retrocessione. Ci siamo salvati miracolosamente, anche perché i nostri giovani non avevano mai giocato una gara del genere”.

Kragl è soddisfatto del suo rendimento: “I miei tre gol e i quattro assist ci hanno regalato punti decisivi. Ho iniziato bene con il gol al debutto a Viterbo. Potevo fare meglio su punizione, perché è una delle mie caratteristiche, che mi è mancata”. 

Oliver Kragl
Oliver Kragl in allenamento al Celeste (foto Claudio Costanzo)

Quattro le gare saltate. Kragl tiene a sottolineare che le defezioni sono state indotte da altri fattori: “La Gelbison in campionato giocava duro su di me e ho preso una botta. Poi non ho mai avuto problemi fisici, hanno pesato invece le condizioni del “Celeste”, che aveva un fondo duro come il parcheggio di casa mia e un’erba che non era buona neanche per i cavalli. Al di là delle battute non è un campo adatto per il professionismo e anche il “Franco Scoglio” quando piove diventa impraticabile”.

L’ex Avellino non digerisce neppure qualche critica di troppo arrivata alla fine del girone di ritorno: “La città dovrebbe essere più unita e tutti dovrebbero remare nella stessa direzione. Con le divisioni non si va da nessuna parte. Abbiamo conquistato 30 punti, uno score da quarto o quinto posto. È folle contestare i numeri di questo gruppo, che ha avuto un cammino impressionante”. 

Kragl
L’urlo di Kragl dopo il gol di Marino (foto Paolo Furrer)

Le marcature realizzate a Viterbo e Agropoli sono state peraltro di pregevole fattura: “In entrambi i casi ho colpito bene il pallone, che è finito all’incrocio. Con la Gelbison abbiamo completato uno schema provato in allenamento, grazie al blocco di Trasciani. Le ricorderò con piacere come le reti dalla distanza con il Foggia a Palermo e contro l’Entella e soprattutto con il Frosinone a San Siro contro il Milan”.

Kragl è tornato anche sull’errore di Taranto: “Ho sbagliato un rigore che poteva essere decisivo ma alla fine ha pesato come qualche occasione perduta nelle giornate precedenti. Ci potevamo salvare lì, ero amareggiato, a livello personale è stato un momento duro. Avevo saltato un paio di partite ed ero arrabbiato perché non ho potuto aiutare la squadra”.

Oliver Kragl
Alessia Macari, Oliver Kragl e la piccola Nevaeh

La parentesi messinese è stata felice anche per la compagna Alessia Macari, che ha collaborato con l’Akademia Sant’Anna protagonista nell’A2 di volley: “Ci è piaciuta tanto. È stato bellissimo viverci, la gente ci ha accolto al meglio. Con la classifica che avevamo a gennaio non era facile vivere di più la città. In caso di risultati negativi ci sarebbero state discussioni”. La seconda parte dell’intervista con Kragl verrà pubblicata successivamente.

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