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Kragl: “Il tiro è la mia forza, qui per vincere. Offro io la prossima pizza”

Il centrocampista tedesco del Messina Oliver Kragl si è presentato con una grande rete a Viterbo, dove la squadra di Raciti ha conquistato una vittoria chiave in ottica salvezza, sopravanzando la Fidelis Andria e rifilando un colpo da ko ad un’altra diretta concorrente. A stupire la prova dei quattro nuovi arrivati, già perfettamente calati nella loro nuova realtà.

Oliver Kragl
Oliver Kragl ha firmato una splendida rete all’esordio (foto Paolo Furrer)

Kragl ha chiarito al canale Instagram del club che ha accettato Messina indipendentemente dalla situazione di classifica, che a fine dicembre era drammatica: “Non volevo restare fermo a casa dopo la rescissione in Austria, dovevo tornare subito a giocare e rimettermi in gioco con una nuova sfida. L’ultimo posto non mi ha fatto paura. Abbiamo mezzo campionato davanti, tutto è ancora possibile: sono tranquillo da questo punto di vista. Sono venuto qui come gli altri per aiutare la squadra. Lo abbiamo fatto subito nel modo giusto ma dobbiamo affrontare tante altre gare”. 

Come un anno fa il mercato di gennaio ha consentito di affiancare quattro over navigati a un gruppo molto giovane. La chiave per il successo secondo l’ex Avellino: “Credo che sia giusto avere un mix in organico. Tanti giovani ma anche l’esperienza di elementi più grandi. Si è visto a Viterbo sul 2-0, quando c’era la necessità di tenere la palla, conquistare punizioni e perdere tempo e non bisognava attaccare ancora. Possiamo aiutare i più piccoli a crescere in questi aspetti”. 

tifosi Messina
I tifosi del Frosinone nel settore ospiti con i club giallorossi (foto Paolo Furrer)

Kragl ha giocato venti gare in serie A e ben 130 in B. Un bagaglio decisivo per fare la differenza in C: “Con il Frosinone è stato un sogno giocare a San Siro in serie A e segnare con una bella punizione contro Donnarumma. Ce l’ho sempre in testa quella partita. Sono un professionista, gioco in C, è il lavoro per cui vengo pagato. Ho avuto mister molto bravi e ho imparato tante cose, Sono cresciuto come giocatore a livello di intelligenza. Oggi sono più grande, affronto tanti ventenni e l’esperienza accumulata fa tanto in campo”. 

Il 32enne di Wolfsburg ama giostrare partendo dalle corsie ed è pronto ad accettare le sostituzioni, soprattutto se arriveranno con il Messina già in vantaggio: “Se gioco a piede invertito posso rientrare e tirare in porta, che è la mia forza. Posso aiutare la squadra anche partendo da dietro ma segnare è la cosa più importante, anche perché voglio vincere tanto a livello personale. A Viterbo il mister mi ha sostituito perché stavamo vincendo, non ero ancora al top ed era giusto fare giocare anche gli altri. Non amo invece essere richiamato in panchina se stiamo pareggiando, perché in quel caso vorrei ancora cercare il gol”. 

Marino e Grillo
Marino e Grillo celebrano il tris di Viterbo (foto Paolo Furrer)

Kragl sta imparando a conoscere la sua nuova dimensione: “Sto conoscendo pian piano la città e ho visto già cosa erano Messina e il suo stadio spettacolare soltanto qualche anno fa. Speriamo di avere più gente possibile, ci darebbero una spinta in più e impaurirebbero l’avversario, rappresentando il dodicesimo uomo in campo. Poche città hanno impianti così, ma ovviamente è brutto se restano vuoti. Accadeva anche a Salisburgo, dove in un impianto da 25mila posti ci sono poche migliaia di persone”. 

L’ex Foggia sta legando con il nuovo spogliatoio: “Non conoscevo nessuno ma sto bene assieme a Balde, Perez e Fumagalli. Abbiamo un bel gruppo ed è la cosa più importante: dobbiamo proteggerci l’un l’altro, altrimenti diventa tutto più complicato. Fumagalli è un matto, speriamo rimanga così perché può giocare ancora tanto se sta bene fisicamente. Giovedì andremo a mangiare la pizza promessa da lui, la prossima invece la offrirò io”. 

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