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Kari dopo il poker: “Gol pesanti per il Milazzo. Serve questo carattere”

È l’uomo della provvidenza per il Milazzo, che domenica stava andando incontro ad una pesantissima sconfitta casalinga contro la Leonzio. Ad un certo punto sul campo del “Marco Salmeri” si è scatenato l’uragano Hamza Kari, che con uno straordinario poker di reti ha ribaltato i bianconeri fino al 4-2 finale, consegnando ai mamertini un importante successo in chiave salvezza. Quello dell’attaccante algerino è stato un impatto davvero positivo con il calcio italiano: già sette le reti stagionali di un autentico giramondo del gol, capace di fare la differenza anche nelle serie minori di Grecia e Francia.

Milazzo
Kari è già a quota sette reti con il Milazzo

Un metro e novanta d’altezza a cui va aggiunta anche una buona tecnica, ecco l’attaccante che ha risolto molti dei problemi offensivi evidenziati dai ragazzi di Antonio Venuto dopo un travagliato inizio di stagione, rallentato dall’adattamento alla nuova categoria dopo il ripescaggio. Parla da attaccante, Kari, ma anche da uomo-squadra che vuole contribuire fortemente alla salvezza rossoblù: “Fare gol è il mio mestiere, sono un attaccante e i gol sono quello che i tifosi si aspettano da me. Domenica ne ho fatti addirittura quattro, sono felice per il club perché grazie a queste reti abbiamo potuto ottenere un successo importante. Sono qui per aiutare la squadra, dando il massimo in ogni allenamento e in ogni partita. Dei gol fatti domenica non ne preferisco uno in particolare, li metto tutti e quattro sullo stesso livello perché ci hanno consentito di vincere una gara davvero fondamentale da dedicare alla famiglia di Stefano Oliva, che ci ha lasciato da poco”. 

Milazzo
Per Kari anche esperienze in Grecia e Francia

Al di là del proprio exploit personale, Kari sottolinea il carattere della squadra, che non si è abbattuta neanche sotto di due reti: “Proprio di questo dobbiamo essere orgogliosi. Abbiamo giocato un grande secondo tempo, dimostrando affiatamento, compattezza e armonia tra i reparti. Abbiamo dimostrato grande forza mentale, non ci siamo mai arresi e dev’essere un punto fermo delle nostre partite. Dobbiamo mettere quel carattere che ci permette di superare le difficoltà che si possono incontrare nell’arco di una stagione o anche di una singola partita. Sappiamo che dovremo soffrire, così come siamo consapevoli che affronteremo altre squadre più forti di noi in questo campionato. Questo gap lo possiamo colmare soltanto buttando il cuore oltre l’ostacolo e dando il massimo a ogni partita”. 

Soprannominato “il cobra”, Kari apprezza molto il campionato italiano: “Il soprannome me l’ha dato un dirigente che non ricordando il mio nome a un certo punto mi ha chiamato così e mi è rimasto questo soprannome. Giocare in Italia è sempre stato il mio obiettivo, qui il calcio si vive in modo passionale e mi piace tanto. Nella mia vita da calciatore ho sempre messo al centro di tutto il lavoro, quello che ho raggiunto l’ho fatto grazie al mio impegno e alla voglia di migliorarmi. Adesso mi sto adattando a questo nuovo campionato ma spero di poter fare bene”. Servirà continuità, considerando che domenica è previsto a Comiso un autentico spareggio salvezza.

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