Prosegue con passo spedito il percorso di crescita di Elios Manzi, sempre più competitivo anche tra i senior. Non è certo un caso se il 20enne di Santa Teresa Riva cresciuto nelle fila dell’Airon ’90 Furci Siculo (e ora in forza al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle) è entrato a fare parte del “Progetto Tokyo 2020” voluto dalla Fijlkam.
La conferma è arrivata da Kazan, in Russia, sede dei Campionati Europei senior. Esordiente nella prestigiosa rassegna continentale, Manzi si è messo al collo la medaglia di bronzo nei 60 chilogrammi, interrompendo un digiuno azzurro che durava dal 2011. “Non me lo aspettavo, è stata un’emozione unica – ha commentato Elios, uno dei prospetti più interessanti del judo italiano in proiezione futura – Sono molto emozionato e spero davvero che questo sia solo l’inizio”.
Manzi si è aggiudicato la Pool eliminatoria vincendo i tre incontri previsti contro Siccardi (Monaco), il francese Limare e il portacolori dell’Armenia Davtyan, qualificandosi per la semifinale dove era costretto a cedere nel confronto con Orkhan Safarov (Azerbaijan). Per nulla intimorito l’atleta siciliano manteneva alta la concentrazione in vista della finale per il bronzo dove andava a compiere il suo capolavoro contro il 27enne georgiano Amiran Papinashvili: per lui un curriculum alle spalle di assoluto rispetto fatto di un bronzo mondiale (2014) e quattro medaglie consecutive agli Europei tra il 2012 e il 2015.
La medaglia d’oro è andata al francese Walide Khyar, peraltro battuto a Malta, nella finale degli Europei Cadetti del 2011, proprio da Manzi. Il transalpino ha avuto la meglio sull’azero Rustam Orujov, uno degli atleti più quotati a livello internazionale.
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