Mettere da parte tutte le difficoltà affrontate in questa annata per prepararsi al rush finale e raggiungere la salvezza. È l’unico obiettivo della Jonica, che si appresta a vivere la delicata trasferta di Lentini in casa della Leonzio, per l’ennesima sfida che mette in palio punti pesanti per la permanenza in Eccellenza. L’amarezza per il rigore a tempo scaduto fallito da Muniz, che avrebbe potuto regalare il successo contro la Rosmarino, è ormai acqua passata.

In casa giallorossa si pensa soltanto alla sfida di domenica, un’occasione importate per mettere in cascina punti salvezza e continuare sulla scia delle ultime prestazioni rassicuranti. La Leonzio è però un avversario tosto, che gode di buona salute, come testimoniano i sette punti ottenuti nelle ultime tre giornate e un successo le consentirebbe di ipotecare la permanenza, considerando l’attuale +6 sulla Rosmarino quintultima.
Servirà dunque la miglior Jonica possibile, come sottolinea Gioele Verdura: “Lentini è sempre un campo difficile e la Leonzio è un’ottima squadra che sta vivendo un buon momento. Noi però stiamo attraversando un buon momento, ci siamo ritrovati dopo la brutta partita con il Palazzolo e non era scontato. Vuol dire che il gruppo c’è e crede in quello che fa, anche se in qualche situazione abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Loro sono davanti a noi di quattro punti: vincere vorrebbe dire accorciare su di loro, la classifica è molto corta e ipotizzare scenari o fare calcoli e pressochè impossibile. Dobbiamo soltanto pensare a fare quanti più risultati possibili ma siamo consapevoli che la salvezza arriverà”.

Il giovane attaccante traccia un bilancio di un’annata complicata, in cui la Jonica ha dovuto far fronte a tante difficoltà: “Nel solo girone d’andata abbiamo avuto le vicissitudini che una squadra di solito ha nel giro di una o due stagioni. Dopo la partita con la Nebros abbiamo avuto i due difensori centrali squalificati per cinque e sei giornate, per molte gare alcuni giocatori hanno dovuto stringere i denti e adattarsi a giocare in ruoli diversi da quelli usuali. Non abbiamo una rosa per competere per il vertice, affrontare una partita in emergenza ci può stare, giocare un mese e mezzo così diventa complicato e alla lunga la paghi”.
Gli imprevisti sono stati molti di più di quanto si potesse realisticamente preventivare: “Non dobbiamo dimenticare la lunga squalifica di Alegria e gli infortuni di Flavio Carioca e Gjurchinoski. Anche io ho dovuto saltare qualche gara. A dicembre sono andati via giocatori importanti come gli stessi Alegria e Carioca oltre a Tosolini. Al loro posto la società ha ingaggiato giocatori importanti ma con caratteristiche differenti, quindi adattarsi a stagione in corso ai nuovi compagni e cambiare modo di giocare richiede tempo. Questi non sono alibi ma fatti, siamo consapevoli che il nostro potenziale è superiore alla classifica che abbiamo ma dobbiamo tenere conto di tutti i fattori che hanno caratterizzato la stagione”.

Sulla sfida dell’ultimo turno, pareggiata 0-0 in casa con la Rosmarino, Verdura commenta: “Dopo la partita ci siamo sentiti tutti in dovere rincuorare e rassicurare Marcelo Muniz. Tirare un rigore a tempo scaduto con il risultato in parità vuol dire assumersi delle responsabilità e avere personalità, per questo ci siamo stretti attorno al nostro compagno. Il rammarico c’è, perché anche se la partita è stata equilibrata abbiamo avuto la palla per poterla vincere e staccare ulteriormente una diretta concorrente. Il calcio è così, oggi ti dà qualcosa e domani te lo toglie. Sono convinto che in questo finale di stagione potremo toglierci ancora qualche soddisfazione”.