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Jonica, Micari: “Salvezza meritata e non scontata. Sottovalutate alcune gare”

Il pareggio interno contro il RoccAcquedolcese ha consentito alla Jonica di tagliare con cinque giornate d’anticipo il traguardo della salvezza, un obiettivo fondamentale per la programmazione della società. Il fatto che sia arrivato con largo anticipo deve essere pure motivo d’orgoglio soprattutto se si pensa alla rivoluzione tecnica compiuta la scorsa estate dalla società, dopo la strabiliante stagione culminata con la semifinale play-off. Era necessario ripartire da zero e così è stato fatto: a disposizione di Emanuele Ferraro un gruppo di qualità, che giornata dopo giornata ha trovato la propria dimensione, peccando talvolta di superficialità ma non venendo mai seriamente risucchiato nella zona calda della classifica.

Jonica
Il controllo acrobatico di D’Onofrio (foto Giuseppe Zanghì)

Evidente, dunque, la soddisfazione del direttore sportivo, Salvatore Micari, uno degli artefici del risultato: “Ci  è dispiaciuto non festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo con una vittoria, abbiamo subito il gol del pareggio a tempo scaduto. Questo però non ha scalfito la gioia per un risultato meritato. I ragazzi hanno fatto bene: adesso ci possiamo godere le ultime cinque giornate giocando con animo più sereno e leggero. Siamo contenti per quanto fatto anche perché la scorsa estate si è partiti da zero: una squadra nuova e un nuovo allenatore, non era scontato ottenere risultati in così poco tempo, non certo per mancanza di fiducia ma perché si sa che il calcio ci vuole tempo nell’assemblare tutti i pezzi”. 

Il dirigente loda l’operato del tecnico Emanuele Ferraro: “In questa salvezza c’è molto del suo: ha lavorato con pazienza aspettando la squadra, capendo fin dall’inizio che c’era del potenziale da sfruttare. Per lui fare bene qui vale doppio perché è un ragazzo cresciuto nel territorio, ha dato un’identità ben precisa alla squadra. Anche in questa stagione la Jonica si conferma un punto di riferimento per gli sportivi di Santa Teresa di Riva e non solo, abbiamo lanciato in prima squadra anche ragazzi del 2003 o addirittura del 2005 come Micalizzi e Santoro, giovani che fino a un anno sapevano a malapena cosa si facesse in un campo di calcio. Adesso sono diventati degli atleti, per noi rappresenta il massimo orgoglio”. 

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Samuel Perez tra le rivelazioni della Jonica (foto Giuseppe Zanghì)

Micari, infine, commenta l’andamento di una squadra capace di mettere in grande difficoltà le big del campionato ma anche di qualche scivolone di troppo contro formazioni di bassa classifica: “È vero, in qualche occasione abbiamo sbagliato l’approccio mentale alla gara. Credo che ciò dipenda dal fatto che diversi elementi, soprattutto gli stranieri, provenissero da categorie superiori, quindi inconsciamente in partite apparentemente più semplici si tendeva a sottovalutare l’avversario. Da qui si è arrivati agli scivoloni contro Santa Croce e Palazzolo. Dall’altro lato devo sottolineare come la squadra non abbia mai demeritato contro le grandi: ci siamo tolti la soddisfazione di battere l’Igea e di vincere a Modica, partite in cui ovviamente la soglia delle motivazioni tendeva a essere più alta, ma credo che sia una cosa del tutto fisiologica”. 

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