Nel weekend che conferma la Jonica come grande antagonista di Igea e Ragusa grazie al perentorio successo casalingo col netto 5-1 sul Belvedere Siracusa i riflettori erano tutti per il difensore Maxim Herasymenko, che in queste ore vive a distanza il dramma della sua patria. Ucraino ma da anni trapiantato nella nostra provincia, il calciatore giallorosso ha raccontato le proprie emozioni vissute già prima del match: “Non era facile giocare contro una squadra ben organizzata e che tende sempre a giocare il pallone. Abbiamo sfruttato qualche episodio a favore, spero che anche nelle restanti sei gare il nostro livello di prestazione resti elevato”.
Prima del calcio d’inizio i ragazzi delle formazioni giovanili sono entrati sul campo con la bandiera gialloblu, un gesto apprezzato dal calciatore dell’Est: “Ammetto che a inizio gara mi sono commosso ricordando il mio paese. Vedere da casa in questi giorni le immagini della guerra e la gente che scappa fa male. Noto che la comunità di Santa Teresa mi è molto vicina, con mia moglie abbiamo allestito un centro di raccolta finalizzato al reperimento di medicine per soldati e bambini oltre a beni di prima necessità e ogni sabato li spediamo in patria. Tutti stiamo cercando di fare qualcosa”.