Dopo la fine improvvisa del rapporto con Emanuele Ferraro il suo addio sembrava ormai scontato, ma anche Peppe Furnari ha deciso di avvalersi della competenza di Enzo Famulari, che anche in questa stagione sarà l’allenatore in seconda della Jonica. L’annata dei santateresini è iniziata con incoraggiante 1-1 in casa dell’Atletico Catania nell’andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, risultato che lascia ancora tutto aperto in vista della sfida di ritorno al “Bucalo” domenica.
Ovviamente è ancora una Jonica con il cartello “Lavori in corso” in bella mostra, ma che ha già fatto vedere dei passi incoraggianti per il futuro: “Abbiamo cambiato dodici elementi in rosa – sottolinea mister Famulari –. Ci sono avvicendamenti che sono normali in una squadra di calcio, parlare di rivoluzione è senza dubbio esagerato, ma questi innesti vanno integrati nel gruppo e poi tatticamente. Come modulo siamo passati dal 4-3-3 della passata stagione al 3-4-1-2 o al 3-4-3, quindi cambiano l’interpretazione della fase difensiva e del centrocampo. Anche se domenica abbiamo optato per un 3-5-2, considerato che alcuni ragazzi non erano stati ancora tesserati. Nonostante tutto credo che abbiamo fatto vedere cose interessanti, la partita ci ha dato dei segnali positivi su cui dobbiamo poggiare il lavoro futuro”.
Famulari spiega come si è arrivati alla sua permanenza alla Jonica: “Lo scorso anno ho fatto parte dello staff di mister Ferraro. Quando lui ha manifestato la volontà di intraprendere l’avventura con l’Acr Messina ho reputato giusto rimettere la mia posizione nelle mani della società, perché ci sarebbe stato un altro allenatore e con lui un nuovo staff. Chi fa calcio sa benissimo che i rapporti personali qui non c’entrano nulla, ma lo si fa per una questione di compatibilità di metodi di lavoro. Mister Furnari lo conoscevo personalmente ma non avevamo mai collaborato. Lui ha manifestato alla società la volontà di avermi nello staff, è venuto a Santa Teresa e ne abbiamo parlato. In futuro mi piacerebbe fare il primo allenatore, è un’esperienza che ho iniziato nelle categorie minori. Non mi vedo in eterno nel ruolo di secondo e quindi sfrutto quest’opportunità per crescere ancora”.
Sul campionato che inizierà a breve Famulari ha le idee chiare: “Sicuramente per la società la cosa più importante è il mantenimento della categoria, da ottenere il prima possibile. Un tecnico però non pensa agli obiettivi ma a far progredire la squadra. Abbiamo iniziato a lavorare il 31 luglio e disputato già una quarantina di sedute di allenamento. Questo gruppo ha una cultura del lavoro, stiamo testando moduli diversi rispetto al passato e quindi testarli sul campo è fondamentale. Siamo consapevoli che ci aspetta un campionato duro e competitivo ma entusiasmante. Abbiamo già avuto un vero e proprio antipasto nella sfida con l’Atletico Catania, che è una squadra forte, attrezzata e composta da giocatori di assoluto valore”.
