Il pareggio di Milazzo ha rappresentato un piccolo passo in avanti per la Jonica, che era chiamata al riscatto dopo il brutto scivolone interno contro il Palazzolo. In questa stagione i ragazzi di Emanuele Ferraro hanno offerto prestazioni più convincenti, ma non tornare dal “Marco Salmeri” a mani vuote, nonostante il vantaggio siglato da Peres, fa ben sperare per le ultime partite del campionato. Contro la squadra di Venuto, la formazione guidata da Emanuele Ferraro si è dimostrata combattiva e volitiva, anche se le scorie per la sconfitta di sette giorni prima non sono state ancora del tutto smaltite.
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Però era importante ripartire per cercare i punti necessari per la matematica salvezza, obiettivo alla portata dei giallorossi. È di questo parere anche il direttore generale della Jonica, Roberto Cosentino che dunque si tiene stretto il pareggio di Milazzo: “Credo che la squadra si sia espressa in modo positivo, dopo il Palazzolo si dovevano dare delle risposte e così è stato. Tutti noi cui auguriamo di non dover più assistere a prestazioni come quelle con il Palazzolo, che è stata veramente inguardabile. Invece abbiamo fatto vedere di essere una squadra che ha dei valori ma che soprattutto ha ancora un campionato da giocare e un obiettivo da raggiungere. Abbiamo giocato in un campo pesante, ai limiti della praticabilità e contro una squadra che cercava punti pesanti: siamo passati meritatamente in vantaggio e poi subito gol per una nostra ingenuità, ma tutto sommato è un pareggio che ci può dare morale per le ultime partite”.
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La discontinuità nelle prestazioni è stata il tallone d’Achille della Jonica, ma Cosentino non ne fa un dramma: “Paradossalmente ci siamo tolti le maggiori soddisfazioni contro le grandi. Abbiamo battuto l’Igea, vinto a Modica, contro Siracusa e Città di Taormina abbiamo offerto delle prestazioni importanti, tenendo testa ad avversari molto più forti di noi. Contro squadre di medio-bassa classifica abbiamo fatto più fatica, perdendo anche in malo modo con il Santa Croce e il Palazzolo. Questo capita quando si è una squadra giovane e ricostruita di sana pianta. Il mister è partito da zero e sta portando avanti un percorso di crescita: quando lo reputa opportuno fa delle modifiche, certe volte le scelte pagano, invece altre volte no, ma così va il calcio”.
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Ad oggi la Jonica sta rispettando le aspettative della società: “In estate eravamo un cantiere aperto. Azzerare e ripartire dopo l’eccellente stagione passata non era semplice, anche perché il campionato di quest’anno è più competitivo rispetto all’ultimo: ci sono almeno cinque squadre costruite per vincere. Noi ci troviamo nella situazione in cui ci auguravamo di essere, vale a dire in una zona tranquilla di classifica e speriamo di raggiungere quanto prima l’obiettivo salvezza, che per noi rappresenta il punto di partenza imprescindibile per programmare il futuro. Inoltre stiamo valorizzando giocatori importanti come Alegria o Perez, che stanno facendo vedere cose davvero egregie”.