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Izzillo: “Servirà più fame del Catanzaro. Lo Monaco? Le voci non ci condizionano”

Una salvezza da raggiungere a tutti i costi. Se la permanenza diretta, da centrare già il 10 maggio, appare ormai lontana, in casa Messina c’è la consapevolezza di dover eventualmente giungere nel migliore dei modi alla temuta appendice post-season. Il centrocampista Nicolas Izzillo ha fatto da termometro tra i giallorossi: “Mancano cinque partite al termine del campionato e a Catanzaro andremo per vincere. Ormai il pareggio non ci basta più e l’obiettivo è conquistare i tre punti. Mi sento bene fisicamente e contro il Martina penso di aver disputato insieme alla squadra una buona partita, ma avrei preferito giocare peggio pur di ottenere l’intera posta”.

Izzillo prova a contenere Rajcic
Izzillo prova a contenere Rajcic

L’annunciato disimpegno del presidente Pietro Lo Monaco non lo preoccupa. “Queste voci non ci condizionano affatto. Dobbiamo puntare a vincere le partite e ad ottenere il massimo bottino in questi cinque incontri. Intanto siamo concentrati sul Catanzaro. La salvezza diretta ? Finché la matematica non ci condannerà a dover disputare i playout ci speriamo. Sappiamo che abbiamo un calendario difficile, dovendo affrontare anche Benevento e Salernitana. In questo torneo, però, tutte se la possono giocare contro qualunque tipo di avversario. In caso di playout dovremo arrivarci nella miglior condizione possibile, però ancora non ci pensiamo e guardiamo gara per gara”.

Al “Ceravolo” il Messina si troverà di fronte ad una formazione tranquilla, forte dell’ottavo posto in graduatoria, ma non ancora del tutto appagata, come hanno evidenziato le recenti prestazioni fornite al cospetto di Salernitana e Lecce. “La posizione di classifica non vuol dire niente. Giocheranno in casa e vorranno fare bella figura davanti ai propri tifosi. Il Catanzaro sarà battagliero, ma dovremo avere più fame di loro”.

Izzillo prova il tiro dalla distanza
Izzillo prova il tiro dalla distanza

Sulla sua stagione l’ex spezzino non si sbilancia. “Non so che voto mi darei. Alla fine faccio parte di una squadra e se le cose non sono andate bene vuol dire che anche io avrei potuto dare di più. Non mi piace giudicare le mie prestazioni, il compito spetta ad altri. Ritengo comunque che le colpe principali sono sempre state di noi giocatori, più che degli allenatori. Col mister Di Costanzo stiamo ora cercando di compattarci”.

L’interista Recoba, data la fede nerazzurra, è stato tra gli idoli di gioventù di Izzillo che non ha mai nascosto di prediligere proprio il ruolo di trequartista. Il talentuoso classe ’94 si è soffermato sulle diverse posizioni nelle quali è stato utilizzato nello scacchiere tattico, da Grassadonia prima e Di Costanzo poi. “A Bellaria ho sempre agito da trequartista, giocando a ridosso delle punte. Con l’Aversa mi sono trovato molto bene in quella posizione. Quando sono stato schierato da play davanti alla difesa mi sono trovato allo stesso modo a mio agio. Essere impiegato in più ruoli, inoltre, può servire indubbiamente alla mia crescita”.

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