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Iuliano: “A Lamezia da guerrieri. Inutile parlare, serve il giusto spirito”

A Lamezia tornerà a difendere i pali del Messina dopo aver assistito dalla tribuna al tracollo casalingo con la Juve Stabia. Rino Iuliano è stato sostituito per una domenica da Berardi e curiosamente anche all’estremo difensore scuola Lazio è toccato incassare uno 0-3 come capitato al “Giaguaro” contro il Foggia, alla sua prima da titolare in campionato in giallorosso nella scorsa stagione. “E’ stata una brutta prova e da fuori il nervosismo è stato ancora maggiore, proprio perchè non potevo dare il mio contributo. Ero in diffida da tempo ed a Lecce ho rimediato la quarta ammonizione stagionale. Avevo avvisato l’arbitro che ero diffidato, ma quando Erminio Rullo si stava allacciando le scarpe il direttore di gara ha pensato che volessi perdere tempo per il rinvio e mi ha sanzionato con il giallo”.

Il volo decisivo di Iuliano
Il volo di Iuliano

Sul momento non facile del Messina ed in merito alla contestazione della tifoseria il portiere giallorosso commenta: “D’ora in avanti tutte le partite sono equiparabili a delle finali. Sappiamo che dobbiamo ricompattarci e non servono tante altre parole. Bisogna giocare con il giusto spirito, scendendo in campo con l’animo da guerrieri. I 42 gol subìti ? I risultati non sono positivi e dobbiamo migliorare in tutte le fasi di gioco, non soltanto in una zona del campo. E’ stata una stagione particolare, avendo vissuto già una settimana critica all’andata per le sconfitte contro Matera, Paganese e Casertana. I tifosi ci sono stati sempre vicini, adesso sono più preoccupati e sono venuti ad incoraggiarci agli allenamenti in maniera positiva. La loro rabbia è dovuta all’amore per la città e per la maglia del Messina”.

La delusione di Iuliano
La delusione di Iuliano dopo un gol subito

L’incontro con Pietro Lo Monaco, avvenuto martedì alla ripresa degli allenamenti, è uno stimolo in più per la squadra, a caccia del riscatto. “Il presidente compie sacrifici enormi e si è fatto prendere dal nervosismo, ma solo per spronarci. E’ da tanti anni nel calcio e sa quando essere duro e quando invece farci i complimenti. Non c’è una ricetta in questi casi. In passato ho raggiunto delle salvezze miracolose, ma gli uomini, il cuore e i sentimenti sono diversi di squadra in squadra”.

Iuliano a fine gara
Il “Giaguaro” Iuliano

“Dobbiamo uscire da questa situazione” chiude Iuliano. “Sono legato alla società, alla squadra, allo staff tecnico e soprattutto alla maglia. Non penso dunque al momento che sta vivendo il mister o ad altre persone, ma sono concentrato su me stesso e sono certo che con i risultati svanirebbero anche i problemi. Come andrà a Lamezia ? Non sono un mago, non so che partita sarà e non faccio pronostici. Andremo lì per fare la guerra, poi vedremo cosa succederà. Potremo perdere altre partite da qui alla fine, ma non stendendo il tappeto rosso alle avversarie come avvenuto con la Juve Stabia”.

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