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Interdonato: “Giusta la concessione pluriennale del Marullo, ma si imponga il sintetico”

L’Amministrazione ha finalmente compiuto una scelta chiara rispetto al campo di calcio “Marullo” di Bisconte, attivando una procedura avente per oggetto il conferimento in gestione pluriennale dell’impianto sportivo. Il 28 luglio è stato pubblicato sul sito del Comune l’avviso per presentare una manifestazione di interesse entro il termine del 16 agosto.

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Gli esterni del “Marullo” di Bisconte

Si tratta di un passaggio amministrativo molto importante nel settore delle politiche dello sport tra l’altro invocato in atti dal Consiglio della Terza Circoscrizione che già nel marzo 2015 aveva approvato un atto di indirizzo volto a spingere il Comune ad adottare una strategia di valorizzazione dell’impianto che coinvolgesse le società sportive ad assumere impegni per la gestione nel lungo periodo.

Per tale ragione si manifesta soddisfazione in riferimento alla prospettiva individuata. È quanto sottolinea con una nota il consigliere circoscrizionale di “Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista”, Santi Interdonato che considera quella dell’affidamento in gestione una politica da adottare anche per altri impianti sportivi comunali.

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Una fase di gioco al “Marullo”

Tuttavia, in riferimento al procedimento del “Marullo” di Bisconte il consigliere vede un aspetto non coerente con l’obiettivo conclamato di valorizzare ed ammodernare la struttura comunale: “Il capitolato d’oneri che fa parte integrante della determinazione dirigenziale n. 169 non prevede un elemento migliorativo che non può non reputarsi fondamentale per un campo da calcio moderno, stante nella riconversione del terreno di gioco in terra battuta attraverso l’apposizione del manto in sintetico di ultima generazione.

Il mancato inserimento di questo intervento migliorativo dell’impianto tra quelli posti in capo al concessionario, costituisce un’occasione mancata per il Comune che nei fatti opta per il mantenimento del campo in terra battuta anche nel lungo periodo, mentre nello stesso territorio della provincia di Messina si gioca già da diversi anni su splendidi sintetici, vedasi Rocca di Caprileone – dove in questi giorni svolge la preparazione il nuovo Messina – Brolo, Piraino ecc.

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Il pubblico del “Marullo”

Ecco, sulla scorta di questo capitolato d’oneri, a conclusione della concessione di 15 anni, nel 2032 Messina si ritroverà con ogni probabilità una struttura destinata al calcio sempre più obsoleta. Il carattere pluriennale della gestione, invece, renderebbe congruo prevedere come un obbligo in capo al concessionario l’apposizione del manto in sintetico, proprio perché l’investimento richiesto verrebbe ampiamente ammortizzato nel tempo.

Il calcio messinese ha già pagato una “miopia” in tal senso in occasione della procedura riguardante il campo comunale Bonanno dell’Annunziata, in cui appunto il sintetico è rimasto un “miraggio”. Rilevo questo aspetto nel rispetto di qualunque sarà il concessionario della gestione e di coloro che negli ultimi anni hanno in effetti garantito un livello di servizi più che decoroso al Marullo nell’ambito delle procedure di comodato annuale attuate sino ad oggi.

Ritengo che su questo punto l’assessore allo sport, Sebastiano Pino, dovrebbe fornire delle spiegazioni pubbliche. Magari si potrebbe ancora intervenire portando a 20 anni il tempo oggetto della gestione, ma prevedendo l’obbligo di apporre il manto in sintetico entro il quinto anno dal conferimento della stessa”.

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