Lo scorso 9 luglio il Movimento Cinque Stelle ha annunciato che la Soprintendenza di Messina ha richiesto al Comune la possibilità di effettuare un sopralluogo per dichiarare lo stadio “Giovanni Celeste” un bene di interesse storico-culturale.
Il vice-presidente del consiglio comunale Nino Interdonato ha comunicato che anche la Commissione Sport parteciperà al sopralluogo finalizzato alla valutazione del vincolo della struttura di via Oreto, tornando ad attaccare la proposta, definita una “scelta scellerata e in contrapposizione alle politiche di riqualificazione di tutti gli impianti sportivi italiani ed europei. È infatti di pochi giorni fa la decisione della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale che ha dato di fatto il via libera all’abbattimento dello stadio Meazza, non avendone sancito l’interesse culturale”.
La commissione presieduta da Piero La Tona ha approvato la mozione di Interdonato, che potrà quindi prendere parte al sopralluogo. Opposta la posizione del parlamentare nazionale grillino Francesco D’Uva, secondo il quale “l’eventuale dichiarazione dell’interesse culturale farebbe divenire lo stadio “Giovanni Celeste” un bene culturale e storico e, verosimilmente, ciò garantirebbe nuovo impulso e risorse alle azioni tese ad una valorizzazione e restituzione alla cittadinanza dell’impianto sportivo rimasto nel cuore dei messinesi, escludendo la possibilità di alienazione e relative speculazioni. Ci auguriamo davvero che questo sia soltanto il primo tassello di un iter che vedrà, dopo tanto tempo, dare lustro ad un simbolo della città”.