A seguito della cessione del titolo sportivo della Costa d’Orlando è arrivata la secca replica da parte del primo cittadino paladino Franco Ingrillì che non accetta le critiche arrivate dalla società biancorossa: “Le soluzioni positive c’erano e l’epilogo della vicenda poteva essere diverso. A fine settembre il PalaValenti sarà agibile e nel frattempo il PalaFantozzi era utilizzabile”. Cosa riserverà il futuro?: “Perdiamo una bella realtà cittadina ma assicuro che i ragazzi del vivaio non saranno lasciati soli”.
Pubblichiamo integralmente la nota emessa dal primo cittadino di Capo d’Orlando Franco Ingrillì sulla vicenda relativa all’impiantistica sportiva e alla cessione del titolo sportivo della Costa d’Orlando:
“Sulla comunicazione fatta dalla società di pallacanestro Costa d’Orlando che ha ceduto il titolo di serie B al Bologna Basket 2016, non riesco a nascondere un certo disappunto, sia perché Capo d’Orlando perde una bella realtà sportiva, sia perché si cerca di scaricare su altri le responsabilità di una scelta sicuramente legittima ma che, al tempo stesso, ha altre giustificazioni.
L’Amministrazione Comunale non è un “muro basso” su cui è comodo appoggiarsi: il Presidente della Costa d’Orlando sa che il PalaValenti sarà agibile entro il mese di settembre e sa anche di avere la disponibilità di giocare al PalaFantozzi le gare interne fino alla riapertura della struttura sul Lungomare Doria. Non c’è un’altra verità e chi cerca di confondere le acque ha sbagliato bersaglio. Come quando, due anni fa, la Costa d’Orlando prima si dichiarò disponibile a prendere in gestione il PalaValenti e poi, alla fine di agosto, si tirò indietro, costringendo l’Amministrazione ad intervenire in fretta per consentire lo svolgimento delle partite. Non sono amante delle polemiche, ma non mi piace neppure fare da capro espiatorio. Mi spiace per la scelta fatta dal presidente della Costa che, di fatto, mortifica l’intera città e mi spiace per quei tifosi che seguivano questa squadra con entusiasmo. Sappiano i ragazzi che se la Costa dovesse abbandonare il settore giovanile, li aiuteremo a trovare un’altra società per continuare a seguire la loro passione e il loro sogno. Perché questi ragazzi devono sapere che sogni e passione rimangono, come la verità”