In questo momento è in grado di far male a qualsiasi difesa della Lega Pro. Inevitabile, dunque, ritenere Saveriano Infantino il pericolo numero uno per il reparto arretrato del Messina, anche perché il suo biglietto da visita si è arricchito della rete siglata lunedì allo “Zaccheria”. Da 2-0 a 2-2 a Foggia, con il centro del ventinovenne attaccante a dare il la alla rimonta, quasi insperata, del Matera contro la capolista. “Per come si era messa è un pareggio che vale una vittoria. Giocare a Foggia, davanti a 15.000 spettatori, non è facile per nessuno. Anche sotto di due reti ci sempre abbiamo creduto, riuscendo a recuperare e dimostrando di avere grande carattere. Alla fine è stato davvero un punto d’oro” afferma Infantino.
Tuttavia il dazio da pagare dopo il 2-2 in terra pugliese è particolarmente gravoso. Iannini, Carretta e Armellino salteranno infatti per squalifica il prossimo impegno di campionato con il Messina. “Saranno tre assenze pesanti, trattandosi di giocatori importanti per la squadra, però penso che ci siano compagni abbastanza validi in rosa, pronti a sostituirli”.
Il suo ingaggio è stato il colpo a sensazione del patron Columella nel mercato invernale per puntare ai playoff. E il rendimento di Infantino, autore di quattro gol in sei partite, lo ha subito ripagato. “Sono entrato nel gruppo in punta di piedi, con una squadra già lanciatissima per i tanti risultati positivi che aveva collezionato in precedenza. Il gioco del mister è improntato a creare molte occasioni da gol, inoltre i compagni mi mettono in condizione di segnare. Padalino? E’ un valore aggiunto, anzi l’autentico top player di questa squadra. E’ un tecnico molto preparato e lo si vede in campo. C’è tanto di lui in questo Matera”.
Da Ischia a Carrara per poi trasferirsi a Matera. In dodici mesi Infantino ha vestito tre maglie e bucato le reti avversarie per ben 23 volte. Numeri da grande attaccante. “Da Ischia in avanti la mia media realizzativa è aumentata tantissimo. Sì, è senza dubbio il miglior momento della mia carriera. Giocare vicino casa, ovviamente, mi dà stimoli in più”.
Nativo di Tricarico, piccolo centro appunto in provincia di Matera, ha già colpito il Messina nel passato torneo tra le file dell’Ischia, quando al “San Filippo” finì 1-1. Dopo il caos legato alla sfida con la Paganese, finita nell’occhio del ciclone per il flusso anomalo di scommesse, Infantino crede nella voglia di reazione dei giallorossi per il match di sabato: “Troveremo certamente di fronte un avversario che vuole fare punti anche per dimostrare ai tifosi e alla piazza che non c’entrano niente con quanto successo e si è trattato invece soltanto di casualità”.
E dire che a vestire la casacca giallorossa, in tempi recenti, ci è andato più volte vicino. Dall’estenuante trattativa con il Messina di Lo Monaco quando era in uscita dalla Torres, sino all’attuale stagione. “Ci sono stati dei contatti col Messina sia l’anno scorso che poi a inizio stagione e quindi a gennaio. Sono stato con Lello Di Napoli ai tempi di Barletta (con Di Costanzo primo allenatore, ndr), dunque ci conosciamo bene. Ho molta stima del mister e da parte sua è lo stesso nei miei confronti. Il richiamo di casa, però, ha fatto la differenza. Non potevo fare scelta migliore di Matera”.
Una sola sconfitta (a Catania) nelle ultime 14 giornate. La risalita del Matera è stata dirompente, ma ora occorrerà piazzare l’accelerata decisiva per ottenere un posto nei playoff, distanti oggi sei lunghezze. “Dobbiamo continuare così e lottare sino all’ultima giornata per i playoff, secondo me si risolverà tutto soltanto alla fine. La favorita per la promozione? Da quando sono arrivato ho affrontato solo Foggia e Casertana tra le squadre di vertice, però penso che i “satanelli” ed il Benevento abbiano qualcosa in più delle altre”.