Per il tecnico del Messina Pietro Infantino il ritorno in panchina è coinciso con la pesante affermazione contro la Nocerina, che vale un’ipoteca sulla salvezza. L’ex allenatore dell’Acireale chiede però ai suoi massima applicazione anche nei 270 minuti conclusivi della stagione: “Dobbiamo farci trovare pronti e restare concentrati, non abbiamo concluso il nostro compito. La vittoria di domenica ci ha dato entusiasmo e consapevolezza della nostra forza, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Abbiamo altri tre ostacoli da superare e il primo è il Roccella, una squadra che si deve salvare e che è temibile in casa. Si tratta di un avversario che gioca in velocità, dovremo contrastarli efficacemente e mostrarci propositivi per vincere la partita”.
La sfida in terra calabrese precede altri due incroci salvezza, con Sancataldese e Rotonda, che però potrebbero rivelarsi ininfluenti: “Ci sono tanti scontri diretti, ma dobbiamo guardare in casa nostra. Abbiamo un percorso tracciato, dovremo essere agguerriti perché nessuno molla l’osso. Dobbiamo portare più punti possibili a casa per chiudere il discorso legato al mantenimento della categoria. Il Roccella, ad esempio, si gioca le ultime chances. In campo ci dovrà essere quindi la cattiveria agonistica vista contro la Nocerina”. La società peloritana ha comunicato che per la trasferta sono stati convocati tutti e 24 i componenti della rosa, come peraltro accadeva spesso anche nel corso delle precedenti gestioni messinesi del neo direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Una scelta utile per rinsaldare il gruppo e, magari, anche per un po’ di pretattica.