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Inaugurata al Castello di Spadafora la mostra “Caleidoscopio”

È stata inaugurata al Castello di Spadafora la mostra Caleidoscopio. Artisti contemporanei in Sicilia, terz’ultimo appuntamento della Rassegna Contemporary Art in Sicily – Spadafora. All’evento che ancora una volta ha richiamato un numeroso e qualificato pubblico, sono intervenuti: Antonio D’Amico, consigliere comunale di Spadafora e supervisore di Contemporary Art in Sicily – Spadafora; Ranieri Wanderlingh, ideatore del progetto; il coordinatore artistico, Dario Russo; il curatore della mostra, Gerardo Rizzo; buona parte degli gli artisti selezionati per l’esposizione.

L'opera di Michele D'Avenia
L’opera di Michele D’Avenia

Presenti nello spazio museale 28 opere di 13 autori: Rosario Bruno, Momò Calascibetta, Piero Corpaci, Michele D’Avenia, Pippo Galipò, Mantilla, Franco Mineo, Enzo Rizzo, Salvo Russo, Sara Teresano, Delfo Tinnirello, Gaetano Tranchino e Mariella Marini, quest’ultima recentemente scomparsa ed a cui è stato deciso di fare un omaggio proprio al Castello, dove si è tenuta la sua ultima personale.

Dall’astratto al figurativo, dalla purezza del bianco ai colori più variegati ed accesi: davvero un Caleidoscopio, realizzato per incantare e far sognare il visitatore tra quadri di indiscussa eccellente fattura. D’Amico, porgendo i saluti del sindaco di Spadafora, Giuseppe Pappalardo, ha evidenziato come il festival si sia sviluppato in un crescendo nel livello qualitativo, aggiungendo: “L’Amministrazione comunale di Spadafora è orgogliosa di poter valorizzare gli artisti siciliani. Inviterei – ha poi concluso – ad una riflessione insieme a critici, esperti e artisti, per discutere sullo stato attuale dell’arte”. A tal fine l’organizzazione ha pensato di tenere presto un incontro sul tema.

L'opera di Gaetano Tranchino
L’opera di Gaetano Tranchino

Wanderlingh ha toccato il punto dolente dell’arte contemporanea in Sicilia: “Registriamo – ha detto – una quasi totale disattenzione da parte delle istituzioni, mentre ci sono tanti creativi che meriterebbero un’attenzione nazionale”. “Si dice – ha precisato – che non ci sono i soldi, ma con questo festival abbiamo dimostrato come sia possibile con fondi europei rilanciare lo sviluppo dell’impresa culturale”. 

Russo ha rimandato al senso ed al ruolo dell’arte oggi: “Noi tutti partecipando a questo evento abbiamo dentro qualcosa di diverso dopo i fatti di Parigi. Ma stando qui a parlare di bellezza, compiamo un’operazione volta a contrastare quella desertificazione presente pure nel nostro territorio, in cui l’aridità avanza”. Poi il suo plauso ai promotori di Contemporary Art in Sicily – Spadafora: “Questo è un esempio in cui i soldi pubblici vengono attratti non per l’esigenza di spendere, ma per fare una lavoro serio di valorizzazione dell’arte di qualità”.

Un momento dell'inaugurazione
Un momento dell’inaugurazione

Rizzo ha parlato della mostra e degli artisti selezionati: “Il titolo Caleidoscopio – ha spiegato – vuole evidenziare la molteplicità di colori e immagini, proprio come in quello strumento che, secondo l’etimologia, vuol dire “vedere bello”. Abbiamo operato una scelta per rappresentare una grossa e bella fetta della contemporaneità siciliana, sia per varietà di tematiche che di stili e tecniche”.

La mostra “Caleidoscopio” rimane al Castello di Spadafora fino al 3 dicembre e si può visitare con ingresso gratuito tutti i giorni dalle 16.30 alle 20.30 e il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.30. Con i medesimi orari prosegue al LabForma Arte del tempo reale, con le due mostre Nuova generazione. Artisti siciliani under 40 e Videorama. La Sicilia sullo schermo dell’arte.

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