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In serie C 250 calciatori positivi. Verso il rinvio anche la 22esima giornata

“Attualmente ci sono 250 calciatori positivi al Covid su 1700 nei club di Lega Pro: i modelli matematici ci dicono che i contagi aumenteranno nella popolazione nei prossimi giorni, dobbiamo prenderne atto”. Francesco Ghirelli, presidente della Lega di Serie C al telefono con l’Ansa, annuncia che si va verso il rinvio anche della 22esima giornata di campionato, in programma il 16 gennaio, dopo quello della 21esima già deliberato. Dopo Palermo-Messina sembra quindi destinata a slittare anche Messina-Monopoli, con i peloritani peraltro condizionati da sei contagi.

Adorante
L’esultanza di Adorante a Monopoli: slitta anche il match con i pugliesi (foto Gabriele La Torre)

“La salute è un bene primario – aggiunge il numero uno della Lega Pro –, noi come calcio dobbiamo ragionare da sistema: parlerò con il consiglio direttivo e deciderò in base ai dati aggiornati sulla terza giornata di campionato programmata per metà gennaio, ma la tendenza mi pare chiara. Al 5 gennaio la situazione nei club di Lega Pro era questa: 2650 è il numero complessivo che forma il gruppo squadra delle sessanta società, 1700 sono calciatori e 950 altre figure professionali. L’11% risultano positivi, di cui 250 calciatori che rappresentano un dato del 16% e di 57 delle altre figure professionali che rappresentano un dato del 6%“.

Ghirelli ha parlato anche della obbligatorietà del vaccino. “I contagi aumenteranno nella popolazione italiana nei prossimi giorni, questo dicono gli esperti utilizzando i modelli matematici in uso, se il Paese non adotterà decisioni più stringenti. La prima scelta è quella di rendere obbligatoria la vaccinazione, sarebbe positivo per il calcio pur essendo noi al 98,5% dei vaccinati nel gruppo squadra. La decisione appena assunta del governo Draghi ha fatto passi in avanti, ma forse occorreva più nettezza. La scelta operata dalla Serie C di rinviare la seconda giornata di campionato è stata quella di consentire ‘una bolla’ di non movimentazione dei club, evitando al massimo contatti ed assembramenti. Prima di Natale, il riempimento dei nostri stadi era intorno al 30-34% rispetto al 75% previsto dal decreto del governo Draghi”.

vaccino
Il 98,5% dei tesserati è vaccinato ma si va verso l’obbligo per convincere la popolazione residua

Da qui la richiesta a tutti di osservare le norme: “Mi appello ai tifosi, occorrono distanziamento e mascherine, anche per evitare ulteriori misure restrittive. La salute è un bene primario. I nostri club vigileranno con attenzione. La scelta è operata nella consapevolezza che il tutto serva come prevenzione e ci si possa assicurare una prospettiva più certa e sicura. Sentirò ancora una volta il prof. Francesco Braconaro, un luminare in materia. Al momento la situazione è molto critica e gli indici di contagi della popolazione italiana allarmano. I due punti cardinali che guideranno la decisione sarà per primo la salute – conclude Ghirelli –, il rispetto sociale che dobbiamo avere, lo faremo anche ascoltando le autorità sanitarie e le ASL; per secondo la regolarità della competizione sportiva, cioè tutti i club debbono godere delle stesse condizioni. Ultimo riferimento, come calcio dobbiamo ragionare a sistema, dobbiamo sapere che ogni decisione che prendiamo ha riflessi anche sulle altre leghe”.

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