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Messina

In un Duomo gremito il saluto a Marco Salmeri. Al “Grotta” l’ultimo giro di campo

L’intera Milazzo si è stretta attorno alla famiglia Salmeri, nel giorno del doloroso ed inaccettabile saluto a Marco, 22enne centrocampista con una carriera precoce, iniziata con un’autorizzazione speciale della Lega necessaria perché nel giorno dell’esordio in un campionato dilettantistico non aveva ancora compiuto i 15 anni.

La bara di Marco Salmeri coperta da un lenzuolo bianco e dalle maglie di Milazzo e Due Torri (foto Carmelo Amato)
La bara di Marco Salmeri coperta da un lenzuolo bianco e dalle maglie di Milazzo e Due Torri (foto Carmelo Amato)

In un Duomo gremito si sono riunite intere famiglie, amici e tantissimi sportivi. “Milazzo ti ricorderà sempre come un Campione. Ciao Marchitto” si leggeva in una t-shirt creata per l’occasione ed indossata da decine di ragazzi. Caratteri rigorosamente in rossoblu sulla parte posteriore mentre davanti campeggiava una splendida fotografia di Salmeri con la maglia che ha tanto amato e la Gradinata del tifo mamertino sullo sfondo, che ne aveva celebrato le gesta e la tripla promozione consecutiva che aveva regalato alla città del Capo il primo storico approdo in Lega Pro.

Il rito funebre è stato celebrato da Padre Francesco Farsaci. La bara è stata avvolta da un lenzuolo bianco sul quale gli amici più stretti hanno fatto scrivere “Se cade una stella dal cielo la dedico a voi”. Un’intera comunità si è stretta intorno al papà Nino ed alla mamma Grazia, alla sorella Giusy, al fratello Gaetano ed alla piccola nipotina Denise, letteralmente sconvolti e straziati da un dolore inatteso e immeritato.

La formazione del Due Torri ed il sindaco di Piraino Gina Maniaci (foto Carmelo Amato)
La formazione del Due Torri ed il sindaco di Piraino Gina Maniaci (foto Carmelo Amato)

Toccante il momento in cui sono stati letti al termine della celebrazione i loro ultimi messaggi indirizzati a Marco, che da quel maledetto 27 aprile ha smesso di parlare per sempre, come certifica anche il suo profilo WhatsApp, fermo alle 17:47 di una domenica che aveva peraltro riservato a Salmeri la soddisfazione di una doppia rimonta contro il Savoia capolista e dominatore del torneo di serie D.

Nella Chiesa Madre di Milazzo presenti il sindaco Carmelo Pino, affiancato dal primo cittadino di Piraino Gina Maniaci, e le formazioni al gran completo del Due Torri e del Città di Milazzo. Nutrite anche le rappresentanze di Orlandina, Città di Messina ed Igea Virtus, soltanto per citare le formazioni più rappresentative. Tantissimi i compagni di squadra attuali e meno recenti.

Il sindaco di Milazzo Carmelo Pino e l'assessore allo sport Pippo Midili (foto Carmelo Amato)
Il sindaco di Milazzo Carmelo Pino e l’assessore allo sport Pippo Midili (foto Carmelo Amato)

Grande commozione nel momento in cui il feretro è stato trasportato fuori dalla Chiesa, in una Piazza gremita. In tanti hanno seguito dai balconi il momento dell’ultimo drammatico saluto, colorato soltanto dalle corone di fiori e dai palloncini con il nome di Marco.

La tifoseria organizzata gli ha dedicato alcuni cori e soprattutto ha salutato Salmeri nell’amato “Grotta Polifemo”. Il 22enne era tifosissimo del Milazzo e viveva proprio a pochi metri dallo stadio. La bara è stata quindi condotta sotto la Gradinata e perfino dentro una porta, come se stesse segnando un ultimo gol.

Infine è stata condotta a spalla al cimitero, sempre tra i cori degli ultrà. Adesso la sfida più difficile è quella che attende la sua famiglia, da oggi costretta a convivere con un vuoto incolmabile, inatteso, insopportabile. A loro non può che andare anche il nostro commosso abbraccio.

Questo il video realizzato dal portale OggiMilazzo al “Grotta Polifemo”:

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