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Messina

“In Cima con Me”, il messinese Nunzio Bruno scalerà anche il Monte Bianco

Lo scalatore messinese Nunzio Bruno ha illustrato al Comune il progetto “In Cima con Me”, dedicato alla mamma che soffre da alcuni anni di SLA. L’iniziativa è finalizzata ad offrire un supporto concreto a pazienti e familiari nella lotta e la ricerca contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica attraverso il compimento di imprese straordinarie. Bruno, con orgoglio e soddisfazione, ha annunciato che, nell’anno in corso scalerà il Monte Bianco e altre cime europee, mentre “nel 2024 potrei tentare una vetta da 8.000 metri sull’Himalaya. Alla base di tutto, oltre ad una grande preparazione fisica, c’è un percorso interiore e spirituale dalle motivazioni veramente speciali, che mi consentono di portare sui luoghi più alti del pianeta il nome di Messina e della Sicilia”. 

Nunzio Bruno
Nunzio Bruno durante la scalata al vulcano più alto del mondo

Nel complimentarsi con Bruno, anche guida ambientale, accompagnatore turistico ed escursionista, il sindaco Federico Basile ha sottolineato che “ho il piacere di stringerti la mano non soltanto per le tue formidabili imprese sportive di scalare il Kilimangiaro fino a 5.895 metri, l’Aconcagua fino a 6.961 e l’Ojos del Salado, tra Cile e Argentina, di 6.893 metri, ma soprattutto per il tuo progetto virtuoso dal grande valore sociale, dove dimostri un’infinita forza di volontà. L’Amministrazione comunale è al tuo fianco nel percorso di sensibilizzazione dell’intera collettività nella lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica, al fine di sostenere la ricerca scientifica sulle malattie neurodegenerative. Nunzio Bruno interpreta perfettamente anche il valore educativo dello sport attraverso il quale possono lanciarsi messaggi di speranza e di fiducia”.

Nunzio Bruno
Nunzio Bruno in vetta all’Ojos del Salado con la bandiera siciliana

L’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore ha precisato che “attraverso un lavoro sinergico con l’ASP di Messina, è nostra intenzione produrre azioni concrete e non la redazione di semplici atti, che siano di supporto ai malati e alle loro famiglie nella lotta alla Sla. Esiste un sottile confine tra servizi socio-assistenziali e servizi sanitari, oltre il quale le Istituzioni devono intervenire con attività di supporto e contrasto ad una malattia degenerativa e poco conosciuta”.

L’assessore alle Politiche Giovanili Liana Cannata ha ricordato infine “la raccolta fondi, sempre attiva, cui hanno già aderito numerose aziende e altre, insieme a privati, continueranno a farlo, stimolati dalle imprese di Nunzio, ancora più nobili in considerazione delle motivazioni che spingono a compierle”. 

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