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In casa Messina è tornato il sereno. Ora parte l’assalto al sesto posto

Il successo di San Cataldo ha restituito al Messina la serenità perduta. Non che i tre punti rappresentino una vera svolta ma il ritorno al successo in trasferta, dopo oltre quattro mesi, è il miglior viatico in vista di un finale di stagione decisamente in discesa, se si considerano gli impegni con il Paceco, da domenica matematicamente retrocesso, e l’Isola Capo Rizzuto, che già da mesi è rassegnato a salutare la compagnia e a ripartire dall’Eccellenza. In classifica l’ACR ha riguadagnato due posizioni e può tentare l’assalto al sesto posto, per dare linfa al sogno del ripescaggio, legato comunque principalmente alle intenzioni della Lega e ai sostanziosi esborsi economici richiesti. Il Gela è avanti tre punti, che dovrà amministrare negli ultimi 180 minuti, consapevole che in riva allo Stretto ne conquisteranno agevolmente sei, a meno di clamorosi passaggi a vuoto.

Sciotto, Longo e Colosi
Sciotto, Longo e Colosi a San Cataldo (foto Nino La Macchia)

Domenica il presidente Pietro Sciotto, presente sugli spalti, ha ottenuto dal gruppo le risposte invocate. Anche se lo scontro tra proprietà e squadra, andato in scena nel precedente weekend, non è certo edificante né fa bene all’immagine già compromessa del calcio peloritano, da un decennio condannato all’anonimato nonostante qualche effimero tentativo di risalita.

Lunedì sera il massimo dirigente ha ritrovato il tecnico Giacomo Modica, che comunque resta ancora lontano dal campo, per evitare ricadute, essendo stato costretto per dieci giorni a fare i conti con un brutto virus. Nella serata di martedì nuovo faccia a faccia con il direttore sportivo Francesco Lamazza, utile per sgonfiare il “caso stipendi”, esploso una settimana dopo le querelle legate invece alla caldaia e alle docce fredde. Sono arrivate rassicurazioni dalla società, pronta a onorare regolarmente gli impegni assunti in estate e in inverno. Secondo indiscrezioni sarebbe già arrivato il saldo della mensilità di marzo, almeno per una parte dei tesserati.

Cocuzza e Modica
Un abbraccio tra Cocuzza e Modica. Per l’attaccante è il momento più duro (foto Alessandro Denaro)

Il clima insomma è più tranquillo, dopo due settimane “calde”, e presto si potrà ricominciare a parlare di quel futuro, pur messo in discussione nei momenti di amarezza da Sciotto, che ha invece sempre ribadito la sua fiducia nello staff tecnico. Confermato il silenzio stampa, resta fuori rosa l’attaccante Totò Cocuzza, bandiera del calcio messinese che ha vissuto una stagione quanto mai tormentata, culminata adesso in un provvedimento mortificante e inatteso. Il ragazzo, alla quarta esperienza in giallorosso in carriera, non avrebbe nascosto tutta la sua amarezza alle persone a lui più vicine.

Mercoledì è andata in scena una doppia seduta, giovedì previsto un test in famiglia, probabilmente con alcuni elementi della Juniores aggregati al gruppo che può tornare a fare i conti su Bruno e Manetta, reduci da un turno di squalifica. Il giudice sportivo ha fermato Meo, mentre non destano particolare preoccupazione le condizioni dei vari Migliorini, Lia, Mascari e Stranges, tutti alle prese con acciacchi di lieve entità. Balsamà resta ai box per infortunio, al pari di Bettini e Yeboah: per entrambi la stagione si è conclusa con qualche mese di anticipo.

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