Dopo mesi di silenzio, nonostante le costanti aspettative della piazza, la questione societaria è tornata prepotentemente d’attualità, con il contratto preliminare siglato tra il presidente Pietro Sciotto, che gestisce il Messina da sette anni e mezzo, e l’Aad Invest Group, che si è candidata a rilevare l’80% delle quote del club nelle prossime settimane.
I tempi dovrebbero essere relativamente brevi e l’auspicio è che la fiduciaria lussemburghese che si occupa di intercettare potenziali investitori possa davvero trovare negli Stati Uniti nuovi finanziatori per un club che dal lontano 2009 non è più riuscito a sognare. In attesa di tempi migliori c’è però l’attualità con cui fare i conti. Fondamentale tornare a fare punti dopo la delusione di Bari contro il Team Altamura.
La classifica è in realtà migliorata per le pesanti penalizzazioni inflitte a Turris e Taranto ma questo non attenua affatto la necessità di muoverla, magari anche per provare ad approfittare della netta sconfitta del Latina a Trapani e del pareggio della Casertana con il Giugliano. Al “Franco Scoglio”, con calcio d’inizio alle ore 15, è atteso il Sorrento, ormai una realtà di questo campionato.
I campani, nonostante l’esilio al “Viviani” di Potenza, dove giocano le loro gare casalinghe, hanno già messo importanti punti in cascina. L’anno scorso chiusero al 12esimo posto, ad un passo dai playoff, a cui cercano di restare aggrappati anche oggi, sebbene il primo obiettivo stagionale è chiaramente la salvezza. Torna a disposizione dopo la squalifica il centrocampista Giulio Frisenna. Assente invece il terzino destro Damiano Lia, appiedato dal Giudice Sportivo dopo l’espulsione di Bari, al pari dell’esterno offensivo del Sorrento Giuseppe Guadagni.
Lecito attendersi qualche novità di formazione, soprattutto in attacco, dove Pierluca Luciani e Alessio Re non sono riusciti a pungere al “San Nicola”. Mentre Gennaro Anatriello, capocannoniere di squadra con cinque reti, e Samuel Blue Mamona, fin qui mai titolare, hanno dato segnali di vitalità. Dalla difesa indicazioni contrastanti, al netto dei torti arbitrali incassati contro l’Altamura, con un primo gol discutibile per la presenza di Garofalo a terra (ma c’era poco tempo per interrompere il gioco) e il rigore negato al finale per un fallo su Ortisi.
La retroguardia, però, ha ballato troppo e i pugliesi avrebbero potuto trovare altre reti nei 45′ iniziali, prima della confortante ma tardiva reazione ospite nella ripresa. Il Sorrento ha fin qui 21 punti all’attivo. Tre dei cinque successi stagionali sono maturati in trasferta, a Biella contro la Juventus Next Gen, e in casa del Monopoli vice-capolista e di un Crotone che sta cercando faticosamente di risalire. Con Altamura e Foggia le altre due vittorie, ma sul neutro di Potenza, quattro le sconfitte.
L’attacco non decolla (13 gol realizzati come il Messina), la difesa ne ha subiti 16, otto in meno dell’Acr, che dopo avere raccolto appena 13 punti in quindici giornate è chiamato a fare tesoro degli ultimi scontri diretti con Cavese e Altamura. E soprattutto a dimostrare di potere essere in grado di fare la partita, gestendo le sfuriate avversarie. Il mercato e gli scenari societari sono ancora lontani, la priorità adesso è soltanto il rettangolo di gioco.