L’esperienza con la maglia giallorossa ha rappresentato una tappa indimenticabile della sua carriera. Domenica, però, non ci sarà troppo spazio per i ricordi, dato il bisogno di punti di entrambe le squadre. Ischia-Messina si preannuncia soprattutto nel segno di Andrea Impagliazzo: “Abbiamo avuto entrambe qualche problema e sarà una partita delicata sotto tutti i punti di vista. Giocando in casa abbiamo assoluta necessità di ottenere i tre punti – spiega il difensore classe ’92 – ma siamo consapevoli che il Messina verrà agguerrito e punterà a fare altrettanto. Il calcio d’inizio alle 11 ? Siamo ormai abituati, sebbene ci fosse capitato al massimo di giocare alle 12.30. Ci sarà qualcosa di diverso dal solito, ma entreremo comunque in campo con unico obiettivo a prescindere dall’orario”.
La situazione di classifica resta complicata (quart’ultimo posto a quota 10), ma dopo il cambio alla guida tecnica sono stati evidenti i segnali di ripresa da parte dei gialloblù. “Con il nuovo allenatore c’è stata sicuramente una svolta. Siamo riusciti a conquistare i tre punti contro la Reggina ed anche a Cosenza abbiamo fornito una buona prestazione. Al San Vito avremmo meritato di raccogliere qualche punto. Adesso arriviamo comunque carichi all’appuntamento con il Messina. Domenica, al di là della prestazione, sarà importante vincere”.
Da Porta a Maurizi sono cambiate anche le prospettive per Impagliazzo, schierato titolare negli ultimi due incontri. “Non è stato per me un inizio di stagione facile. Col mister precedente non giocavo, pur essendomi sempre impegnato sodo negli allenamenti. Con l’arrivo di Maurizi adesso sto avendo più spazio e lotterò tutte le settimane per guadagnarmi una maglia da titolare. Nessuno ad Ischia vuole retrocedere. Io ci tengo maggiormente a salvarmi giocando per la squadra della mia città e cerco di dare quel qualcosa in più da mettere a disposizione dei miei compagni”.
Del momento tutt’altro che esaltante vissuto dalla sua ex squadra il difensore non si fida. “Il Messina ha accusato degli alti e bassi, subendo ultimamente delle rimonte nei minuti finali. Però si tratta pur sempre di una squadra che può vantare tanti giocatori importanti. Su tutti Giorgio Corona che conosco bene per averci giocato insieme e non ha davvero bisogno di presentazioni”.
Arrivato a Messina ai tempi della gestione del gruppo Manfredi, nel torneo di D 2011-12 collezionò 22 presenze e 2 gol, facendosi apprezzare per qualità e temperamento. Ciliegina la convocazione nella Rappresentativa di categoria che prese parte al Torneo di Viareggio. “E’ stato un anno bello, sotto tutti i punti di vista, del quale conservo grandi ricordi. Quella stagione giocata con la maglia giallorossa mi ha fatto crescere molto. Abbiamo sfiorato la vittoria del campionato ed ho avuto la possibilità di conoscere delle persone meravigliose che mi hanno consentito di misurarmi in categorie importanti. Se adesso sono alla terza stagione di fila nei professionisti (Hinterreggio, Aprilia ed Ischia, ndr) lo devo anche a loro. Da parte mia, al termine di quel torneo, c’era la ferma intenzione di restare, ma la proprietà che subentrò nel club fece altre scelte. E’ già stato emozionante tornare al San Filippo l’anno scorso con l’Aprilia. Adesso sarà la volta di affrontare il Messina ad Ischia”.
Sui valori espressi dal girone C ha le idee chiare, così come sulla voglia di salvezza nella “sua” Ischia. “Pian piano la classifica si sta delineando e si può notare una evidente spaccatura. In alto ci sono quattro o cinque squadre che lottano per la promozione, dal valore superiore rispetto alle altre che invece se la giocano in un campionato a parte. Chi vuole salvarsi dovrà lottare fino alla fine, playout compresi. Ci sarà da sudare sino a maggio per raggiungere l’obiettivo”.