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Messina

Imbottigliate le prime birre messinesi. Presto quattro nuovi marchi sul mercato

Le prime birre sono finalmente nelle casse, dopo i nove mesi di ritardo accumulati principalmente a causa della burocrazia. “Abbiamo iniziato a confezionarle. Presto Messina e la sua provincia potranno assaggiarle”, sottolinea Mimmo Sorrenti, il presidente della Cooperativa che ha dato vita al Birrificio Messina. “Subito dopo sbarcheremo sul mercato siculo e in seguito in Albania, Inghilterra e Belgio”.

Birrificio Messina
Le quattro nuove bottiglie realizzate dal Birrificio Messina

Sul mercato verranno lanciate quattro differenti tipologie di birra: la “Doc 15 cruda”, che avrà un profumo particolare, la “Premium”, con una gradazione più alta, la “Doc 15”, una tradizionale lager bionda, e la “Birra dello Stretto”, che alterna vari tipi di malto e luppolo. Nel nome anche un riferimento alla scommessa dei coraggiosi promotori dell’iniziativa: “Il 15 si riferisce proprio ai lavoratori coinvolti mentre il riferimento allo Stretto è arrivato perché crediamo possa rappresentare anche il Ponte che non c’è tra le sponde siciliane e calabresi”.

Al di là del libero mercato, l’auspicio è che gli utenti si rendano finalmente conto che la “Birra Messina”, di proprietà dell’Heineken, viene prodotta in Olanda e imbottigliata in Puglia, a Massafra, mentre le quattro nuove birre hanno davvero una connotazione territoriale: “Una multinazionale che ha investito non restituirà più quel marchio. La politica avrebbe dovuto pensarci prima. Quando ci siamo ritrovati sulla strada, abbiamo immaginato un progetto alternativo e deciso di reinvestire mobilità e tfr. Dopo 35 anni di attività crediamo di saper fare il nostro lavoro e quindi abbiamo deciso di metterci alla prova”.

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